Si è svolta ieri a Roma la cerimonia di consegna degli attestati ai giovani che hanno partecipato al Percorso di alta formazione per Health City Manager, promosso dall’Anci nell’ambito del Progetto “I giovani per le Città della Salute”. Vi hanno preso parte tra gli altri Roberto Pella, Vicepresidente vicario Anci e delegato sport, salute, politiche giovanili; Andrea Lenzi, Presidente Health City Institute e la Ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone.
Il percorso formativo, realizzato con la collaborazione scientifica dell’Health City Institute, si è svolto nei week end nel periodo di aprile – giugno 2021 e ha coinvolto 120 giovani under 35, distribuiti in tre corsi di 80 ore, ospitati in videoconferenza dai Comuni di Bari, Torino e Bologna.
Al termine delle sessioni formative sono stati selezionati i migliori 30 corsisti che proseguiranno l’esperienza formativa attraverso l’attivazione, a scelta, di una borsa lavoro per un tirocinio di tre mesi presso il Comune ospitante; oppure, in alternativa, una borsa di studio per corsi di specializzazione sulle materie legate alle politiche pubbliche di promozione della salute. La metà dei corsisti intende proseguire con la borsa lavoro nei Comuni, a testimonianza della volontà di mettere a frutto concretamente le nozioni apprese durante il percorso formativo.
“Noi sindaci dobbiamo mettere in campo una strategia efficace che ponga la salute nelle città al centro di una pianificazione strategica e di un’azione inclusiva e resiliente, in grado di ispirare comportamenti, individuali e collettivi, volti a una migliore qualità di vita”, sottolinea Roberto Pella. “Un’operazione non semplice, che va a volte oltre il nostro mandato, ma necessaria per cambiare veramente il nostro approccio alle politiche pubbliche. Auguro a questi primi Health City Manager di rendersi protagonisti di questo cambiamento insieme ad Anci e ai sindaci italiani”, conclude Pella ringraziando Health City Institute, la Ministra Dadone insieme al Dipartimento per le Politiche Giovanili per avere creduto a questa iniziativa”.
“Le città rappresentano un inestimabile potenziale di sviluppo e innovazione per il Paese, e sono al contempo anche i territori in cui più acute sono le sfide relative all’inclusione sociale, alla sostenibilità ambientale, alla rigenerazione urbana e alla salute dei cittadini, anche alla luce degli impatti che la pandemia da COVID-19 ha determinato”, rileva Andrea Lenzi. “La figura dell’health city manager ha proprio quest’ambizione: riuscire a coordinare tale complessità e far sì che un approccio multidisciplinare e multisettoriale plasmi città più in salute pronte ad accogliere le energie e gli stimoli delle prossime generazioni”.
Da parte sua la ministra Dadone ha dichiarato: “L’health city manager è la figura trasversale, che all’interno delle amministrazioni riuscirà ad avere un approccio diverso a quelli che sono i temi e i problemi delle nostre città. I ragazzi che hanno preso parte a questa iniziativa non sono solo pionieri, ma parte integrante di un processo irreversibile. Sono lieta di aver sostenuto col fondo politiche giovanili questo progetto e sono sicura che questa sarà una delle professioni del futuro”.