“Più che mai, in questo tempo, abbiamo bisogno di amministratori pubblici preparati e si diventa tali seguendo corsi dedicati, come quello di oggi, ma soprattutto perché si ha voglia di imparare 365 giorni l’anno, durante tutto il mandato: perché di cose da capire e apprendere ce ne sono tantissime, ogni giorno, poiché le regole, così come le condizioni, cambiano quotidianamente”.
Le parole dell’assessore regionale alle Autonomie locali e funzione pubblica, Pierpaolo Roberti, intervenuto questa mattina negli spazi di Villa Ermacora, a Martignacco, in occasione dell’incontro formativo “Capire e fare buona amministrazione locale: percorso per neo amministratori locali, edizione 2023″, organizzato dall’Associazione nazionale comuni italiani – Friuli Venezia Giulia (Anci Fvg), Centro di competenza Anci per la pubblica amministrazione e Next Pa, cui hanno preso parte anche il direttore di Anci Fvg, Alessandro Fabbro, e il sindaco di Martignacco, Mauro Delendi.
Il momento formativo, destinato agli amministratori comunali neoeletti nel 2023, “ha offerto loro l’importante opportunità di acquisire le competenze chiave di base per assumere, con maggiore consapevolezza, il ruolo, nobile e complesso, di rappresentanza e di governo dell’Ente locale – ha spiegato Roberti -. In questo momento storico, infatti, la gestione dell’interesse pubblico, lo sviluppo locale e l’erogazione efficiente di servizi ai cittadini, sono cruciali per la comunità”.
“Basti pensare a cosa è accaduto negli ultimi anni: l’aumento dei costi energetici, ad esempio, e tutta una serie di situazioni critiche che si sono ripetute da un momento all’altro e che erano assolutamente impreviste. È importante mantenere la voglia di mettersi in gioco, di imparare, di crescere, a favore di tutto il territorio regionale composto da 215 Comuni, e di affrontare le sfide che si presentano quotidianamente” ha rimarcato l’assessore.
“Gli amministratori di oggi hanno più responsabilità rispetto al passato e la responsabilità politica è sempre loro. Il cittadino, infatti, non si rivolge all’impiegato comunale o al funzionario: si rivolge al consigliere comunale, all’assessore, al sindaco, cioè alle persone ha scelto, con il suo voto, e in cui ripone fiducia” ha concluso Roberti. ARC/PT/gg