Portare all’attenzione della Regione la preoccupazione per il grande sforzo che il BIM richiederà alle PA locali. Realtà, soprattutto quelle meno strutturate, che avranno grandi difficoltà ad implementare questa nuova modalità nei propri processi.
È stato questo il tema dell’incontro – di giovedì 23 novembre a Trieste – fra il Presidente di ANCI FVG Dorino Favot e l’Assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio Cristina Amirante, al quale hanno partecipato anche il Segretario di ANCI FVG, Alessandro Fabbro, il Direttore della Fondazione ComPA FVG, Daniele Gortan e il Project Manager di ComPA FVG, Giacomo Re.
Dal 1 gennaio 2025 il nuovo codice degli appalti dispone l’obbligo per tutti i Comuni di utilizzare la tecnologia digitale BIM per la realizzazione di opere pubbliche dal valore superiore al milione di euro, ribadendo l’obbligatorietà di dotarsi di figure professionali come il BIM Manager ed il BIM Coordinator nonché di adottare strumentazioni appropriate.
“Un cambiamento epocale nei processi delle aree tecniche” lo ha definito il Presidente Favot, esprimendo tuttavia la preoccupazione per quei Comuni che non saranno in grado di adeguarsi ai nuovi adempimenti imposti dall’adozione del BIM.
Gortan e Re hanno evidenziato come lo sviluppo organico ed omogeneo del BIM fra Comuni e Regione eviterebbe la paralisi delle aree tecniche degli enti non adeguatamente strutturati, contenendo i costi infrastrutturali per le licenze. Dando uniformità tecnologica si aprirebbero nel contempo scenari di alta innovazione digitale ed ambientale del patrimonio e delle infrastrutture pubbliche.
La proposta avanzata all’Assessore Amirante è stata quella di unire e coordinare le azioni di ANCI e della sua Fondazione ComPA FVG con la Regione, tramite la creazione di un Centro di Competenza sul BIM, che si occupi di fornire supporto alle realtà in difficoltà e contemporaneamente costruire una regia comune per dare uniformità, efficienza ed efficacia alle azioni.
Il centro di competenza sul BIM, ha spiegato Re, fungerebbe da hub di competenze specifiche definendo linee guida strategiche e standard per l’implementazione dei processi e l’approccio all’interoperabilità dei dati oltre a dataset comuni per tutti gli edifici. Fornendo servizi di consulenza e affiancamento – in particolare per quegli enti come i piccoli Comuni che non hanno strutturato linee guida interne – definirebbe modelli organizzativi finalizzati a permettere a tutti gli enti di gestire opere pubbliche in BIM. Il centro di competenza infine, avrebbe il compito di definire linee di indirizzo per le scelte tecnologiche per l’accentramento ed il coordinamento dei dati in una piattaforma regionale interoperabile, collegata agli altri applicativi regionali.
L’Assessore Amirante ha rilevato la necessità di “creare un sistema di supporto che valorizzi l’esperienza di quelle Amministrazioni che già si avvalgono del BIM (ad esempio Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia, ma non solo) a beneficio dei Comuni che invece stanno riscontrando maggiori difficoltà nell’adeguarsi al nuovo sistema, offrendo a ComPA FVG il supporto della Regione per fare fronte a questo passaggio con le necessarie risorse e competenze.
“Come Regione siamo disponibili a proporre percorsi formativi in collaborazione con ANCI-ComPA e a costituire un primo nucleo sperimentale che coinvolga anche le associazioni di categoria e gli ordini professionali che dovranno adottare la tecnologia BIM per partecipare alle gare di appalto” ha dichiarato l’Assessore.
Il termine BIM indica la nuova tecnologia sviluppata nel mondo dell’edilizia che consente la pianificazione, realizzazione e gestione delle costruzioni con l’ausilio di un software digitale: un sistema informativo composto dal modello 3d dell’edificio integrato con dati fisici, prestazionali e funzionali.