Norma salva volontari

Cristian Rigo
 
Il via libera del Senato è arrivato ieri, la prossima settimana, presumibilmente mercoledì, toccherà alla Camera, poi la tutela dei volontari sarà legge. Chi presta il proprio tempo libero per mettersi a disposizione della comunità in particolare attraverso la Protezione civile o la Croce rossa, non potrà quindi essere equiparato al datore di lavoro o al dirigente sul fronte delle responsabilità in caso di incidenti.
 
Sindaci esclusi
L’ombrello di tutela introdotto con l’emendamento del senatore leghista Marco Dreosto al momento non copre i sindaci che restano quindi gli unici responsabili delle attività di protezione civile. «Abbiamo ritenuto di dare priorità ai volontari – ha sottolineato Dreosto – ma non abbiamo dimenticato i sindaci». Per garantire anche ai primi cittadini maggiori garanzie, gli assessori regionali hanno affidato al presidente della Conferenza delle regioni, Massimiliano Fedriga una proposta di modifica delle norme che disciplinano la Protezione civile e, contestualmente, anche il Governo è al lavoro per una revisione complessiva dell’impianto normativo. «Questa norma – ha aggiunto l’europarlamentare Anna Maria Cisint – riconosce finalmente il ruolo dei volontari e sgombra il campo da interpretazioni giuridiche che rischiavano di ostacolare l’impegno di tanti».
 
La Croce rossa
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Croce rossa, Rosario Maria Valastro: «Si tratta di una bellissima notizia per tutto il Volontariato e per il Sistema di Protezione civile. Attendevamo da tempo questo provvedimento che fa chiarezza sul fatto che volontarie e volontari non possano essere assimilati ai datori di lavoro o ai dirigenti per quanto riguarda le responsabilità in materia di sicurezza. Un’azione importante che tutela, de facto, l’opera gratuita che ogni giorno migliaia di persone prestano a comunità e persone vulnerabili, e che restituisce dignità all’azione umanitaria svolta a supporto di chi soffre da persone che dedicano la loro vita, in modo disinteressato, al prossimo, senza alcun vincolo economico».
 
In commissione
Sandra Savino, sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze e segretario regionale di Forza Italia, ha commentato: «Con l’emendamento abbiamo voluto sanare un’ingiustizia e riconoscere in modo concreto il valore del volontariato. Chi coordina sul campo le attività in emergenza non può e non deve essere assimilato a un datore di lavoro sul piano delle responsabilità legali e degli obblighi in materia di sicurezza. È una questione di buon senso e di rispetto verso chi ogni giorno, con dedizione e senza tornaconto, si mette al servizio delle comunità».
 
La vocazione
«Le notizie che arrivano da Roma sono positive e confortanti affinché i volontari della Pc possano operare liberi da responsabilità che non gli competono. Esiste, però, un altro nodo da sciogliere che riguarda il necessario ricambio e quindi l’avvicinamento dei giovani al volontariato. Su questo la Regione in primis è chiamata a garantire le necessarie risposte, a partire dall’impegno preso con il nostro ordine del giorno». A ribadirlo è il consigliere regionale del Pd, Francesco Martines dopo che, in occasione dell’assestamento di bilancio approvato dal Consiglio regionale la scorsa settimana, il Pd ha presentato un ordine del giorno, accolto dalla Giunta, che impegna il presidente Fedriga a valutare la possibilità di attivare una programmazione con la direzione scolastica regionale, per potenziare la promozione dell’attività della Protezione civile e in particolare dei gruppi comunali all’interno delle scuole. —
Il Messaggero Veneto