“La Giunta ha approvato in via definitiva i criteri per accedere alla concertazione con la Regione e quindi tutti i Comuni interessati sono invitati a presentare domande per le quote di competenza entro la scadenza fissata, ovvero il 15 settembre. Una volta presentate le proposte di investimento si aprirà quindi la fase di confronto con la Regione per inserire, sulla base delle risorse economiche disponibili, gli interventi nella prossima legge di Stabilità”.
Lo ha annunciato lo scorso 29 marzo l’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, al termine della riunione di Giunta, durante la quale è stato dato il via libera definitivo alle nuove modalità per l’accesso alle risorse destinate alla concertazione tra la Regione e gli Enti locali per la realizzazione di opere e progetti per le comunità locali.
Entrando nello specifico, la delibera di Giunta sancisce la suddivisione degli investimenti in tre quote distinte, denominate “A”, “B” e “C”, sulla base delle finalità e dei destinatari: il 75 per cento delle risorse sarà distribuito tra gli interventi delle quote “A” e “C”, mentre il restante 25 per cento sarà destinato a favore di quelli della “B”.
La quota “A” riguarda gli investimenti di carattere sovracomunale, a favore dei Comuni aventi (in forma singola o associata tra territori limitrofi) una popolazione non inferiore a 10mila abitanti e almeno 20 chilometri quadrati di superficie territoriale se non in Comunità di montagna, e popolazione non inferiore a mille abitanti e almeno 40 chilometri quadrati di superficie se in Comunità di montagna, e anche le amministrazioni comunali a valenza turistica di Grado e di Lignano Sabbiadoro. La quota “B” comprende invece gli investimenti di tutela e sviluppo del territorio montano e dell’area collinare a favore, rispettivamente, delle Comunità di montagna e della Comunità collinare del Friuli, mentre nella quota “C” rientrano gli investimenti di rilevante interesse regionale a favore dei Comuni.
Per quanto concerne la quota “A” per la presentazione in forma associata ogni Comune può essere presente in non più di una proposta di finanziamento; l’aspetto sovracomunale dell’investimento riguarda la singola opera in sé e non può risultare dal cumulo di più interventi della stessa tipologia localizzati in più Comuni associati.
Inoltre, l’investimento proposto deve rientrare tra le priorità strategiche individuate dalla Regione: integrazione e completamento di interventi previsti da precedenti intese o in accordi di programma in materia di valorizzazione del patrimonio culturale o di impianti sportivi; interventi a favore di musei, biblioteche e luoghi della cultura volti alla valorizzazione tramite la digitalizzazione e l’allestimento di adeguati spazi espositivi per la fruibilità del patrimonio librario, storico, artistico e culturale secondo il principio del design4all; edilizia scolastica, con particolare riferimento agli immobili coerenti con il dimensionamento scolastico regionale e la programmazione dei sistemi educativi, dell’istruzione e formazione professionale e terziaria professionalizzante in base alla tendenza demografica territoriale, al numero di classi ospitate, alunni iscritti, alla fotografia dei servizi e dei laboratori già presenti sul territorio o oggetto di accordi tra Comuni per la gestione del patrimonio scolastico di area vasta.
Tra le priorità strategiche individuate dalla regione figurano anche: rivoluzione verde e transizione ecologica; interventi volti al completamento e messa in sicurezza dei tronchi della Rete delle ciclovie di interesse regionale (Recir); sviluppo sostenibile delle aree montane, con particolare riferimento alla realizzazione di viabilità agro-silvo pastorale e altre infrastrutture per le attività silvo-pastorali; recupero e realizzazione di strutture e spazi attrezzati, siti in ambito montano, da concedere in uso condiviso a realtà imprenditoriali locali, anche per finalità promozionali (co-working), nonché a soggetti pubblici o enti del terzo settore per finalità aggregative e sociali.
Infine fanno parte delle priorità anche gli interventi di rigenerazione urbana destinati alla realizzazione di alloggi residenziali in Comuni che aderiscono ai Consorzi di sviluppo economico locale per alleviare il disagio abitativo sul territorio conseguente anche al contesto lavorativo del tessuto economico locale, migliorando la qualità di vita degli abitanti; interventi di recupero, riqualificazione o realizzazione di strutture o spazi attrezzati, destinati a servizi e interventi sociali e di integrazione sociosanitaria, a beneficio delle realtà territoriali, realizzati in coerenza con i fabbisogni e con quanto previsto in sede di pianificazione e programmazione locale in materia sociale e di integrazione sociosanitaria, d’intesa con le aziende territorialmente competenti. ARC/MA/al