di Valentina Voi
Dodicimila passaporti già stampati, nessun arretrato. Un risultato, quello ottenuto dalla questura di Pordenone, che «ora bisogna mantenere». Parola del questore Giuseppe Solìmene, che per invertire la rotta delle attese per i passaporti ha operato su due fronti: più personale e più sportelli.
Una situazione che, tra Brexit e pandemia, aveva portato lo scorso anno ad attese di otto mesi per ottenere l’appuntamento e di quattro mesi per la stampa. Ora bastano 24 ore, e altrettante (o anche meno) per la stampa.
Spesso, infatti, i passaporti vengono stampati la mattina per il pomeriggio. Gli unici intoppi si verificano quando è necessario controllare il casellario giudiziario in banca dati. In tutti gli altri casi la stampa è quasi immediata. Per venire ulteriormente incontro alle esigenze dei cittadini, spesso gli uffici restano aperti anche il sabato, compatibilmente con le esigenze di personale.
Una situazione che è stata notata e apprezzata dagli stessi cittadini, che grazie al portale Agenda passaporti online possono verificare in tempo reale le prossime disponibilità.
Un risultato ottenuto grazie alla disponibilità del questore Giuseppe Solìmene soddisfare le esigenze che gli erano state rappresentate e reso operativo dal vicequestore Giovanni Rodriguez, responsabile della divisione Pass (Polizia amministrativa e sociale).
Due i fattori sui quali si è lavorato. Da una parte l’aumento dell’organico dell’Ufficio passaporti che ha consentito, lavorando anche nei fine settimana, di smaltire l’arretrato con aperture tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 19. Al punto che in alcuni pomeriggi gli appuntamenti erano “di troppo”: sui 130 disponibili, ne restavano liberi e alcune decine. Si è quindi deciso di limitare le aperture pomeridiane.
L’altro fattore che ha consentito di invertire la rotta sono stati gli appuntamenti nei Comuni di Maniago, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo e Sacile. Trenta pratiche alla volta, risolte direttamente presso gli uffici Anagrafe. Anche in questo caso i passaporti vengono stampati in questura il giorno stesso.
Strategie che hanno consentito a Pordenone di raddoppiare il numero dei passaporti stampati nella Destra Tagliamento nei primi quattro mesi del 2024, tanto che c’è anche chi arriva da fuori provincia per il documento. Uno tra i migliori risultati a livello nazionale.
«Pordenone ora è un modello – spiega soddisfatto il questore Solìmene – frutto di una sinergia per togliere gli arretrati e ricominciare da zero. Ognuno ha aiutato, aggregando temporaneamente anche personale da altri uffici». Il questore sottolinea anche l’attenzione data al decentramento «con la filosofia di trattare i cittadini tutti alla stessa maniera».
«Anche questo fa parte della sicurezza percepita – aggiunge Solìmene – che non passa solo dal vedere la Volante per strada». Il questore guarda già al futuro. «Non canto vittoria: ora questo risultato va mantenuto». —