“Il presidente del Consiglio sta restituendo fiducia al Paese, e Dio solo sa quanto ne avevamo bisogno dopo quello che abbiamo passato.
Gli italiani sentono di essere in buone mani. E noi sindaci ne apprezziamo la grande capacità d’ascolto e comprensione dei problemi, insieme a una incisività di intervento fondamentale per spendere in fretta e bene le risorse dell’Europa”.
Lo evidenzia il sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro intervistato su ‘La Repubblica’ al termine dell’Assemblea di Parma che ha confermato la centralità dei sindaci per la ripresa del Paese. “In questa fase gli italiani cercano risposte, soluzioni e stabilità. E chi meglio dei sindaci può assicurare queste tre condizioni? Stiamo facendo un gioco di squadra con le altre istituzioni come le Regioni e i ministeri e questa scelta è apprezzata”, rilancia Decaro su ‘Il Messaggero’.
Una sintonia con il governo Draghi che è nei fatti: “L’esecutivo ci ascolta (l’intervento di Draghi all’assemblea di Parma). Abbiamo interlocutori attenti nell’esecutivo e non solo perché tutti si rendono conto che senza i Comuni sarà impossibile attuare il Piano di resilienza”, ribadisce su ‘Il Messaggero’. Mentre dalle pagine di Repubblica aggiunge: “Tutti i governi hanno mostrato disponibilità nei nostri confronti, ma come questo nessuno. Non è capitato spesso che su temi importanti non si fa in tempo a presentare una richiesta che già ci viene proposta una soluzione, com’è successo oggi sui fondi per i nidi”.
Nel colloquio con ‘La Repubblica’, il presidente ribadisce che i Comuni sono pronti alla sfida del Pnrr. “Perché le missioni individuate dalla Commissione europea corrispondono alle politiche territoriali e si sovrappongono alla nostra attività quotidiana”. Ma avvisa: “Il sistema può andare in crisi per un mix di troppa burocrazia e scarso personale. Per la burocrazia – oltre alla semplificazione su procedure, gare e autorizzazioni – vorremmo tagliare i tempi di spesa: non intendiamo saltare le Regioni, ma individuare insieme a loro i parametri che ci consentono di far arrivare subito i fondi ai Comuni. Per quel che riguarda le risorse umane, vogliamo avere la possibilità di fare delle assunzioni, sempre a tempo determinato, con procedure snelle”.
Su ‘Il Messaggero’ Decaro torna anche sulla riforma dell’abuso di ufficio auspicata dai sindaci: “Dopo questa Assemblea e gli interventi degli esponenti di governo, compresi quelli delle ministre dell’Interno Luciana Lamorgese e della Giustizia Marta Cartabia, mi aspetto che entro l’anno prenda forma la riforma di questo reato. E non è un’attesa campata per aria”. E manifesta piena adesione alla possibilità di un terzo mandato consecutivo per i primi cittadini: “Perché un deputato può essere eletto tutte le volte che vuole e un sindaco no? Ma se un sindaco fa bene e viene votato perché la sua comunità deve essere costretta a privarsene?”, si chiede Decaro.