“Quando parliamo di Pnrr non parliamo di numeri, tabelle ma di interventi che miglioreranno la vita dei cittadini agendo sulla crescita anche dal punto di vista sociale. Parliamo di piste ciclabili, 26.400 alloggi popolari, tremila autobus ecologici nei Comuni capoluogo di provincia, 264 mila posti in più di asilo nido, 1300 interventi nei 250 piccoli Comuni. I Comuni sono i maggiori investitori del Paese, spendono il 25 per cento delle risorse pubbliche di investimento. E nel 2020, in piena emergenza Covid, i sindaci hanno speso il 20 per cento in più rispetto al 2018. Non ci meravigliamo dunque che una parte importante delle risorse del Pnrr arrivi ai Comuni, 40 miliardi di euro, perché le attività presenti nelle linee guida della Commissione europea, dall’istruzione alla mobilità, dal verde urbano al trasporto pubblico locale, sono difatti competenza delle amministrazioni comunali”.
Lo ha sottolineato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenendo all’Evento annuale Pnrr 2022 a Roma.
“I progetti del Pnrr non sono solo servizi – ha proseguito Decaro – non sono solo spesa corrente ma investimenti legati alla capacità di progettare il futuro di una città per disegnare migliori condizioni di vita delle nostre comunità. Quella del Pnrr è un’irripetibile occasione di modernizzazione per le nostre città e per il nostro Paese. Come sindaci ci eravamo dati la deadline del 30 giugno 2022 per l’assegnazione delle risorse per riuscire a rispettare i tempi legati al 2026. Le risorse sono arrivate, a settembre 2022, 40 miliardi di euro sono stati assegnati ai Comuni. Abbiamo ora un parco progetti superiore alle disponibilità economiche dei 40 miliardi, abbiamo fatto anche più di quanto richiesto. Parliamo di progetti che possono essere finanziati con altre linee di finanziamento, come con le risorse della programmazione europea e la legge di bilancio”.
“Siamo adesso in una fase di progettazione e noi sindaci non vogliamo restare con il cerino in mano. Anche grazie al confronto con il governo siamo riusciti ad ottenere anche per il 2023 un fondo speciale per i Comuni per far fronte all’incremento dei costi. Ora abbiamo bisogno non della semplificazione delle gare ma di quella dell’iter delle autorizzazioni, ancora lungo. Chiediamo una procedura con una tempistica unica per tutto il procedimento legato all’autorizzazione altrimenti non riusciremo a rispettare i tempi previsti legati al 2026. Abbiamo davanti a noi una grande impresa collettiva come sistema Paese. Noi sindaci stiamo facendo la nostra parte perché vorremmo nel 2026 un paese più giusto, moderno ed efficiente. La priorità – ha concluso il presidente Decaro ricordando le parole del Capo dello Stato – è la collaborazione tra le Istituzioni per trovare soluzioni anche innovative rispetto alla gestione della Pubblica amministrazione per procedere con grande velocità verso questo grande obiettivo: spendere le risorse del Pnrr per realizzare interventi che sono la vita reale delle nostre comunità”.