“Ridefinire le attività dell’Amministrazione regionale e degli enti locali in un’ottica di smart working, potenziare lo sviluppo dei processi di digitalizzazione della Pa, aumentare l’attuazione delle piattaforme abilitanti come PagoPa e Anpr, portare a termine il processo di migrazione dei dati degli enti locali in data center certificati. Sono questi alcuni degli obiettivi su cui il Friuli Venezia Giulia sta lavorando per imprimere una forte accelerazione alla transizione digitale della pubblica amministrazione”.
Lo ha affermato l’assessore ai Sistemi informativi, Sebastiano Callari, durante la presentazione del Programma triennale per lo sviluppo delle Ict, dell’e-government e delle infrastrutture telematiche del Friuli Venezia Giulia per gli anni 2021-2023.
Un piano che, dopo essere stato approvato in via preliminare dalla Giunta regionale, oggi ha ottenuto il via libera all’unanimità anche da parte del Consiglio delle autonomie locali che si è riunito in videoconferenza.
“La diffusione del Covid-19 ha messo a nudo tutte le fragilità del nostro Paese in questo settore – ha sottolineato Callari -. L’essere in ritardo nella digitalizzazione rappresenta un grosso problema al quale dobbiamo fare fronte con determinazione”.
“La pandemia per la prima volta ci ha spinto a utilizzare lo smart working in modo massiccio, un’esperienza che va conservata con cura. Il mondo che verrà avrà sempre più necessità di persone che operano da casa. Una modalità di lavoro – ha aggiunto l’assessore – che deve essere perfezionata e che potrà garantire servizi migliori ai cittadini del Friuli Venezia Giulia”.
“Nel nostro Piano abbiamo previsto una serie di azioni per accompagnare al meglio i processi di digitalizzazione della Pa, obiettivi fissati anche dall’Unione europea – ha ricordato Callari -. Tra questi vanno evidenziati soprattutto PagoPa, che il Governo vuole garantire a tutti entro il febbraio del prossimo anno, l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) e la migrazione dei dati degli enti locale in data center certificati a livello nazionale o regionale. Un passaggio, quest’ultimo, fondamentale per garantire la massima sicurezza dei cittadini e delle imprese dagli attacchi digitali”.
“Recentemente nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, inoltre, abbiamo chiesto al ministro per l’Innovazione tecnologica Paola Pisano ulteriori risorse per il processo di transizione digitale degli enti locali. In quest’ottica l’attivazione del fondo nazionale, dotato di 50 milioni di euro, rappresenta una importante opportunità da cogliere. Al Friuli Venezia Giulia è destinato quasi un milione di euro. Sono risorse che non vanno assolutamente sprecate e che – ha rimarcato l’assessore – devono essere impiegate in tempi rapidi. Siamo convinti che in questa partita la Regione debba avere un ruolo di regia soprattutto per dare un sostegno concreto ai comuni più piccoli”.
“Il nostro Programma triennale 2021-2023, oltre che della Regione e degli enti locali, si occupa in modo dettagliato anche di Infrastrutture e Sanità. Fra i vari progetti in fase di implementazione, va ricordato in particolare il Programma Ermes che collega in fibra ottica tutti i comuni, le sedi della Pubblica Amministrazione e della Sanità del Friuli Venezia Giulia e che porta la banda larga alle zone industriali. Un progetto innovativo che – ha precisato Callari in conclusione – nessuna regione italiana ha saputo ancora realizzare”. ARC/RT/ma
(Fonte www.regione.fvg.it)