Poste italiane ha avviato, dall’inizio di quest’anno, un piano di rottamazione che porterà a rimuovere, di qui alla fine del 2024, più di 20 mila cassette rosse sul territorio italiano.
Il programma, approvato sulla scia del decreto 308/22 dell’Agcom, riguarda 3.773 Comuni e 38.295 cassette rosse, che diventeranno 17.775. Il decreto, approvato nel settembre 2022, ha introdotto infatti nuovi criteri per la mappatura delle cassette, basati non più sul numero di abitanti serviti da ogni cassetta, ma sulle distanze massime rispetto alla popolazione servita. Pur prevedendo alcune clausole di garanzia a tutela dei piccoli comuni (quelli sotto la soglia dei mille abitanti), delle aree montane e rurali, il piano porta a un taglio di 20.520 cassette a livello nazionale e di 561 in Friuli Venezia Giulia.
“C’è stata una presentazione in grande stile delle nuove cassette “intelligenti” a livello nazionale, ma nessun vero confronto con i Comuni e i numeri del piano di Poste l’Anci non li ha mai visti” ha affermato il presidente dell’Anci Fvg Dorino Favot. “Comprendiamo che è l’effetto della digitalizzazione delle comunicazioni e della drastica riduzione dei volumi cartacei – dice Favot – ma siamo davanti a scelte che creano preoccupazione e disagio, specie in aree periferiche e per anziani e fragili: per loro le cassette rappresentano un riferimento e vederle scomparire è un ulteriore segnale di abbandono che rischia di aggravare gli effetti dello spopolamento”.