Per il secondo anno di fila, secondo la classifica Icity Rank 2021 stilata da FPA sulla digitalizzazione delle città italiane, emerge come Firenze sia la città in cui il processo di trasformazione digitale corre più veloce che in altri luoghi d’Italia.
Seguono Milano e Bologna, che già nell’anno precedente avevano totalizzato ottimi risultati: la classifica vede continuare con Roma, Modena, Bergamo, Torino, Trento, Cagliari e Parma per concludere la top ten.
In seguito alla pandemia si può dire che tutte le città italiane abbiano subito una forte accelerazione per quanto riguarda le attività di digitalizzazione in modo da rispondere al mutato scenario globale ma quelle che hanno maggiormente tratto benefici e hanno impresso una più rapida crescita sono le città che già precedentemente avevano messo le fondamenta per il percorso di transizione digitale.
In particolare, Firenze può vantare risultati di eccellenza in ambito di ricorso a open data, Wi-Fi pubblico e soluzioni IoT a servizio della comunità, anche se Milano tallona anche grazie ai servizi pubblici online e al Fascicolo del cittadino che risulta sempre più consultato e utilizzato.
La classifica è elaborata sulla base su una serie di 36 indicatori individuati grazie a 130 variabili e circa 14.000 dati elementari frutto delle rilevazioni che FPA ha effettuato nell’anno in corso coerentemente a otto aree fra cui la disponibilità online dei servizi pubblici, la presenza di app di pubblica utilità, l’integrazione delle piattaforme digitali, l’utilizzo dei social media, il ricorso agli open data, la trasparenza e la diffusione di tecnologie di rete e del Wi-Fi pubblico. Subito dopo le 10 città seguono una serie di Comuni fra cui Reggio Emilia, Palermo, Venezia, Pisa, Genova, Rimini, Brescia, Cremona, Prato, Bari, Bolzano e Verona: tutti con buoni risultati per i medesimi indici analizzati. Permane, purtroppo, un generalizzato ritardo delle città del Sud Italia fatta eccezione per Cagliari e Palermo che sembrano iniziare a dare apprezzabili segnali di miglioramento e agganciarsi alla parte alta della classifica.
Fonte: Il Giornale dei Comuni