La Regione Friuli Venezia Giulia è pronta ad affiancare i Comuni per agevolare l’accesso alle risorse del Pnrr destinate alla digitalizzazione, un’opportunità imperdibile per garantire il salto di qualità nei servizi ai cittadini.
Lo affermano gli assessori regionali alle Finanze, Barbara Zilli e ai Servizi informativi, Sebastiano Callari, in occasione del convegno dedicato ai nuovi bandi del Pnrr per la digitalizzazione dei Comuni. Per l’assessore alle Finanze, il Friuli Venezia Giulia ha ancora delle fragilità rispetto a questi temi: è pertanto imprescindibile cogliere ogni nuova occasione messa a disposizione dallo Stato, processo al quale la Regione non si è sottratta, come testimoniato dal coordinamento di un piano che vale oltre un miliardo e mezzo di euro. A supporto dei Comuni, l’Amministrazione regionale ha inoltre creato una cabina di regia il cui ruolo diventa ancor più strategico nell’accesso a questi specifici bandi. L’assessore regionale ai Servizi informativi ha evidenziato la portata del più grande piano di trasformazione della pubblica amministrazione, che è una rivoluzione d’impatto pari all’invenzione della ruota.
Regione e Insiel possono fare da aggregatori dei Comuni e da consulenti per accedere ai bandi e spendere le risorse messe a disposizione in maniera efficiente. Sono cinque gli avvisi emessi dal Dipartimento per la trasformazione digitale a valere su fondi del Pnrr (40 miliardi destinati alla transizione digitale sugli oltre 191 miliardi complessivi): riguardano l’adozione dell’app IO, l’adozione della piattaforma pagoPA, l’estensione dell’utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale (Spid e carta d’identità elettronica – Cie), l’abilitazione al cloud per le pubbliche amministrazioni locali e, infine, il potenziamento dei servizi digitali per i cittadini su base comunale. I primi tre avvisi e il quinto scadono il 2 settembre, mentre per accedere al quarto la domanda va presentata entro il 22 luglio. Il budget definito per ciascun bando viene decrementato giornalmente in base alle domande presentate ed ammesse a contributo: se il numero di domande consuma l’intero importo finanziato, l’avviso si chiude anticipatamente.
Gli avvisi relativi a pagoPA e app IO prevedono un’assegnazione finanziaria forfettaria al Comune calcolata sulla base del numero di servizi di cui si propone l’attivazione, moltiplicato per un importo fisso che varia a seconda della dimensione del Comune. La disponibilità complessiva per PagoPA è di 200 milioni di euro e per l’app IO è di 90 milioni di euro. I servizi devono essere di nuova attivazione. Il terzo avviso, per Spid e Cie, prevede l’erogazione di un importo forfettario fisso di 14mila euro, per una dotazione finanziaria complessiva di 100 milioni. I fondi sono disponibili solo per quei Comuni che non abbiano già attivato questi servizi con il bando regionale 2021. Il quarto avviso prevede un’assegnazione finanziaria forfettaria al Comune calcolata sulla base del numero di servizi di cui si prevede la migrazione in cloud e del numero di abitanti, secondo degli importi tabellari. I servizi che possono migrare al cloud sono 95, predefiniti dal Dipartimento nazionale. La dotazione finanziaria è di 500 milioni di euro. L’ultimo bando riguarda l’esperienza dei cittadini nei servizi pubblici ed ha una dotazione di 400 milioni di euro. In dettaglio, riguarda l’adozione di uno specifico modello dei siti internet comunali a garanzia di una serie di servizi digitali per il cittadino.
Fonte: Il Giornale dei Comuni