FVG, LE PRIME 20MILA MASCHERINE PER LA POPOLAZIONE

“Ferma restando la facoltà dei sindaci di individuare le priorità di azione, con questa prima distribuzione di 20mila mascherine, in base alle stime demografiche sulla popolazione regionale, andremo a soddisfare l’esigenza di tutti i nuclei familiari composti da almeno un over 75”. Lo ha spiegato oggi il vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, a margine del comitato operativo per l’emergenza Coronavirus riunitosi a Palmanova nella sede della Protezione civile.

Come ha sottolineato il vicegovernatore, l’obiettivo è quello di raggiungere in primo luogo le persone più fragili. In tal senso, “dotare i soggetti più anziani di una protezione, permetterà loro di abbattere un margine di rischio nello svolgere alcune attività essenziali come, ad esempio, fare la spesa”.

Nel dettaglio, ogni nucleo familiare avrà a disposizione due mascherine lavabili fino a 20 volte e quindi riutilizzabili per 40 giorni. Questi dispositivi, prodotti da aziende regionali e acquistate dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, hanno un grado di filtrazione di 5 micron per contenere le particelle salivali e ridurre in questo modo la diffusione del contagio da Coronavirus.

“Non possono essere i sindaci a scegliere la priorità con cui avviene la distribuzione delle mascherine all’interno delle comunità, bensì sono necessari criteri di carattere sanitario”. E’ questo l’appello lanciato da Dorino Favot, presidente di Anci Fvg alla Regione per la gestione dei presidi di sicurezza per il contrasto del Covid 19 in distribuzione sul territorio negli ultimi giorni.

“Se, come annunciato dalla Regione, le prime mascherine – prosegue Favot – sono state consegnate ai comuni di Socchieve e San Martino al Tagliamento per l’alto numero di contagi registrati, i sindaci del Fvg si trovano ora ad affrontare la problematica della distribuzione dei presidi di sicurezza personale. Un argomento particolarmente delicato, visto che si tratta della salute dei nostri cittadini. La consegna delle protezioni ci vede impegnati nel risolvere soprattutto un problema di tipo organizzativo. La Protezione civile, infatti, ha contattato i singoli Comuni per la distribuzione delle mascherine che, nei prossimi giorni, ogni amministrazione donerà ai propri cittadini con le metodologie che ritiene più opportune. I sindaci dell’intera regione dovranno decidere in merito alla priorità nella distribuzione delle mascherine. Attualmente, infatti, il numero dei presidi prodotti non è sufficiente per soddisfare la richiesta di ogni nucleo familiare”.

“La decisione sul criterio più corretto da adottare – conclude Favot – viene lasciata ai sindaci che si vedono costretti a scegliere basandosi solo sul loro buonsenso che però in questa grave situazione potrebbe non essere sufficiente: se iniziamo la consegna dai più anziani, i più colpiti dal Covid 19, il rischio è di escludere persone che combattono da anni con gravi patologie. Per questo – conclude Favot – l’unica cosa che può farci intraprendere la corretta via è un criterio di carattere sanitario”.

(Fonte www.ilfriuli.it)