La serie di workshop ANCI al Giro-E, la e-bike experience che si svolge sulle strade del Giro d’Italia, si è chiusa a Tolmezzo venerdì 24 maggio. Una esperienza positiva che ha stimolato idee e riflessioni su come coinvolgere i giovani e creare per loro nuove opportunità, in linea con gli obiettivi generali dell’iniziativa che si inserisce nell’ambito del più ampio programma di supporto e finanziamento a favore dei Comuni italiani, a valere sul Fondo Nazionale Politiche Giovanili.
A Tolmezzo, nell’ultima giornata di workshop, ANCI insieme alla Cooperativa Cramars di Tolmezzo ha realizzato una bella occasione di confronto sul tema delle opportunità di ingaggio e crescita per i giovani in Strategie di Sviluppo Locale, Valorizzazione delle Risorse Sportive e Grandi Eventi, confrontandosi su come lo sport e grandi eventi possano essere catalizzatori di sviluppo locale offrendo anche opportunità ai giovani.
Ad aprire la giornata nell’area hospitality del Green Fun Village del Giro-E è stato il Presidente ANCI Friuli Venezia Giulia, Dorino Favot, che poi ha pedalato nella tappa di Tolmezzo con la maglia del team ANCI, capitanato dall’ex sciatore Giorgio Rocca e composto da Amministratori locali e Ambassador del territorio.
“Il Giro d’Italia e il Giro-E – commenta il Presidente Favot- rappresentano per le attività di ANCI nazionale una opportunità importante per evidenziare le potenzialità e le bellezze di ogni territorio. In Friuli Venezia Giulia, in particolare, tutte le località toccate rappresentano la sintesi delle eccellenze e della capacità di lavoro della nostra popolazione. ANCI FVG è orgogliosa di questa tappa perché evidenzia la capacità degli Amministratori locali di portare avanti lo sviluppo del territorio con particolare riferimento alle nuove opportunità per i giovani e alla sostenibilità ambientale, temi centrali per la crescita delle comunità locali. Tutto il lavoro fatto da ANCI nazionale può aiutare le Amministrazioni locali a coinvolgere più attivamente i giovani nelle politiche pubbliche in ottica futura”.
A introdurre il workshop è stata Simona Elmo, Responsabile dell’Ufficio Politiche Giovanili ANCI, che ha ricordato che la programmazione delle attività e delle progettualità comunali da realizzare in partenariato pubblico-privato finanziate dal Fondo Politiche giovanili, sia condivisa con il Dipartimento per le Politiche Giovanili PDCM. Tra queste anche le iniziative realizzate nell’Edizione 2024 del Giro d’Italia, con i giovani under 35 target diretto sui diversi temi, tra cui inclusione sociale e integrazione economica della popolazione giovanile, anche attraverso la creazione di nuove opportunità di impresa.
“Quest’anno, con il Dipartimento delle Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri – aggiunge Simona Elmo –, ANCI ha ritenuto opportuno attivare una linea di intervento che parlasse di giovani rispetto allo Sport come volano di crescita economica e sociale, cioè lo Sport come infrastruttura sociale in senso lato. Questo primo impegno a supporto dei Comuni che ospitano tappe del Giro d’Italia e del Giro-E 2024 ha avuto carattere sperimentale e proseguirà con nuove azioni di ingaggio della popolazione giovanile locale anche nell’Edizione 2025, mentre altre iniziative si svolgeranno nei territori ospitanti le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026”.
Simona Elmo ha ricordato anche la chiusura del lungo percorso del Giro-E, partito da Torino lo scorso 4 maggio: “Siamo partiti da una Città Metropolitana con una serie di eventi pensati per le politiche giovanili a impatto locale e siamo contenti di chiudere il percorso con la Cooperativa Cramars in territorio montano. È nelle aree interne e nei Piccoli Comuni che vediamo realizzarsi le strategie più efficaci e impattanti in termini di fabbisogno di servizi e opportunità per la popolazione giovanile, dato il maggior rischio di spopolamento e di depauperamento di risorse su questo tipo di territori”.
Il workshop ANCI a Tolmezzo è particolarmente significativo anche perché costituisce un prologo a Innovalp 2024, il format di Cramars dedicato all’innovazione sociale e allo sviluppo locale che da cinque anni mette i giovani delle terre alte al centro, coinvolgendo centinaia di studenti, amministratori e imprenditori e che quest’anno si proietta su una dimensione nazionale, con un vero “giro d’Italia” per confrontarsi sui temi delle dinamiche di sviluppo locale e delle opportunità per i giovani attraverso lo sport e i grandi eventi, soprattutto nei territori “marginali” come quelli montani.
Annalisa Bonfiglioli, Vice Presidente della Cooperativa Cramars di Tolmezzo: “Un workshop particolarmente significativo per il lancio dell’Edizione 2024 di Innovalp, un prologo che con i vari interventi mette in evidenza due fattori: giovani e collaborazione pubblico- privato. La storia di Innovalp è fatta di contatti e relazioni, è una storia di identità territoriale ma anche di apertura, in cui i giovani hanno un ruolo fondamentale per sognare e progettare la montagna del futuro. Ringraziamo ANCI nazionale per questa opportunità, perché è la dimostrazione che quando pubblico e privato si mettono insieme, i progetti possono funzionare e generare impatti sui territori e sulle persone”.
La giornata è stata organizzata in tre panel. La prima parte dei lavori, a tema Scuola e Ciclismo, ha visto il coordinamento di Sara Danelon, che lavora sia per Cramars che per Innovalp: “Stiamo operando molto sul territorio con le scuole, in un’area molto ampia e ben coperta da piste ciclabili, in un contesto che per le sue caratteristiche può quindi consentire anche attraverso la scuola una formazione specifica per le giovani generazioni nel campo del turismo o dello sport”.
Fra gli ospiti del panel, rappresentanze dell’Università degli Studi di Udine – Scienze Motorie, sede di Gemona del Friuli, con il racconto delle ricerche in corso all’uso della bicicletta anche per la salute e la prevenzione; del Liceo Scientifico Sportivo dell’Istituto omnicomprensivo Ingeborg Bachmann di Tarvisio, che prepara i ragazzi su vari sport, sia invernali che estivi; del Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo dell’I.S.I.S. Magrini Marchetti di Gemona del Friuli e del Progetto “La scuola mette le ruote”, che insieme a Legambiente insegna l’utilizzo corretto della bicicletta e i giusti comportamenti sulle strade.
A seguire, il panel dedicato a Impresa e Ciclismo è stato coordinato da Stefania Marcoccio, Presidente di Cramars: “Abbiamo coinvolto tre realtà che legano l’aspetto dei giovani, dello sviluppo del territorio e del fare impresa in Friuli Venezia Giulia in modo ‘ecosistemico’. È importante sottolineare l’importanza di trovare opportunità di sviluppo e di integrazione con il territorio anche in ambito di creazione di impresa. Il ciclismo è uno sport che avvicina molte persone, di diverse estrazioni e fasce d’età, al nostro territorio, che ha molto da offrire anche in tema di alta specializzazione tecnica, per questo abbiamo integrato in questa giornata una vetrina utile a fornire un quadro di come il ciclismo possa declinarsi in diversi ambiti, coinvolgendo i giovani”.
Per questo, nella sessione sono state coinvolte realtà come Akuis, startup innovativa a “guida giovanile” che progetta e realizza sistemi per il fitness e la preparazione atletica; la Cooperativa di Lavoro La Chiusa di Chiusaforte, che lavora con l’accoglienza per i cicloturisti sulla ciclovia Alpe-Adria; l’Associazione ‘Viaggio a piedi Liberi’, che lavora sull’integrazione del territorio in ambito cicloturistico, coinvolgendo le famiglie e facendo vivere il territorio in modo integrato con la parte sportiva.
Il terzo panel, a tema Territorio e Ciclismo, ha visto come moderatore Maurizio Ionico della Cooperativa Cramars: “Il ciclismo è importante perché rappresenta un driver per accedere ai territori, ai patrimoni e ai paesaggi. È un valore che le reti si rendano disponibili e accessibili a tutti, affinché il patrimonio immenso del nostro territorio possa essere fruito nel modo più ampio possibile”.
Le realtà coinvolte nel panel sono l’ASD Carnia Bike e il Parco Intercomunale delle Colline Carniche, Comuni di Villa Santina, Raveo, Lauco ed Enemonzo.
Alessandro Benzoni, responsabile dell’ufficio amministrativo dei progetti comunitari del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, ha sottolineato un bell’esempio di coinvolgimento dei giovani, grazie alla creazione di una “Consulta dei Giovani” tra gli organi del Parco delle Prealpi Giulie e oggi trasformata in “Consulta della Riserva di Biosfera delle Alpi Giulie”.
“È un gruppo di ragazzi dai 18 ai 30 anni – ha spiegato Benzoni – che hanno a cuore l’ambiente e sono consapevoli della ricchezza che può dare il loro territorio anche a livello di nuovi tipi di imprenditorialità. Abbiamo realizzato una serie di attività che coinvolgono i giovani e siamo l’unica area naturale protetta che ha all’interno del consiglio direttivo un membro della Consulta dei Giovani, che può quindi avere parola e contribuire concretamente alle Politiche attive”.
Nel corso della giornata, particolarmente significativa la testimonianza di Michele Pittacolo, sei volte campione del mondo di ciclismo paralimpico e medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Londra 2012, reduce da un ottimo piazzamento in una prova di Coppa del Mondo, che nella giornata a Tolmezzo ha coinvolto anche l’amico e compagno di sfide ciclistiche sudamericano Hilario.
“Sono stato ciclista fin dalle categorie giovanili e poi, dalla sfortuna di un grave incidente nel 2007, ho creato una nuova opportunità: ho girato il mondo e conosciuto persone importanti – ha raccontato Michele Pittacolo –. Portiamo la testimonianza del fatto che la vita può regalarti soddisfazioni anche nonostante le sfortune che possono capitare lungo il percorso. Un aspetto importante per i giovani è abbinare lo sport alla scuola, perché la pratica sportiva è un insegnamento per la vita, fa capire che si deve sudare con sacrificio per ottenere i risultati. Le famiglie a volte preferiscono stare nei centri commerciali nel week-end, mentre dovrebbero a mio avviso seguire i figli in attività come lo sport per consentire loro di crescere e avere un futuro migliore”.
Anche a Tolmezzo la giornata è terminata con la survey che Nativa e ANCI hanno proposto in ogni tappa per raccogliere dati utili per misurare gli impatti economici e sociali del Giro d’Italia in termini di coinvolgimento dell’ecosistema della popolazione giovanile locale. Particolarmente significative le risposte dei giovani partecipanti che evidenziano senso di appartenenza alla comunità e il loro pieno ingaggio nelle politiche territoriali.