Con la firma della lettera d’intenti sulla costituzione del tavolo di coordinamento per lo sviluppo dei distretti del commercio nella Destra Tagliamento è stato compiuto il primo passo verso la realizzazione dei progetti di rigenerazione dei centri urbani con il Comune di Pordenone che è capofila per tutto il Friuli occidentale.
All’incontro di presentazione, tenutosi il 13 dicembre nell’Auditorium della Regione a Pordenone e moderato da Alberto Marchiori, delegato di Confcommercio nazionale alla rigenerazione urbana, erano presenti le amministrazioni comunali della Destra Tagliamento, Confcooperative, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, Dorino Favot Presidente di Anci Fvg e Giovanni Da Pozzo di Confcommercio Fvg.
Come specificato nella lettera d’intenti, i progetti di rigenerazione dei centri urbani prevedono la realizzazione di due tipi di interventi: uno inerente le infrastrutture e, nello specifico, banda larga, arredo urbano, zone pedonali, aree per mercato, fiere o sagre, mobilità sostenibile, marketing territoriale, l’altro tecnologico, nello specifico digitalizzazione, e-commerce di prossimità, consegne a domicilio, in un’ottica di sostenibilità ambientale.
Per raggiungere questi obiettivi c’è la possibilità di formulare progettualità per richiedere un finanziamento o intercettare e partecipare a bandi di vari livelli, europei, nazionali o regionali.
Il Comune di Pordenone è capofila per il coordinamento della Destra Tagliamento ed è la realtà trainante di tutto il territorio, a sua volta suddiviso in mandamenti: Sacile, Azzano Decimo, Maniago, Spilimbergo, San Vito al Tagliamento. L’obiettivo è raggruppare attorno a questi comuni anche quelli più piccoli, per creare progetti in grado di frenare la desertificazione e stimolare investimenti e nuovi insediamenti. I progetti possono riguardare tutto il territorio o i singoli mandamenti e vi possono partecipare anche realtà che non fanno parte del tavolo di coordinamento.
«Valorizziamo ciò che di speciale e unico hanno i nostri centri urbani, la possibilità di offrire servizi e soprattutto esperienze, altrimenti la competizione del commercio delle nostre città e paesi perderà la sfida con i grandi player che hanno possibilità logistiche e distributive enormi» ha sottolineato Fedriga.
«Il comparto da tempo è in forte evoluzione – ha commentato Bini -. Molti erano i marchi che stavano abbandonando i nostri centri: abbiamo messo a disposizione strumenti per contrastare questa tendenza e il distretto è uno di questi». È nella legge regionale 3/2021 “Sviluppo Impresa” che viene infatti favorita l’individuazione di distretti del commercio. “SviluppoImpresa” riconosce il commercio come un mezzo per la valorizzazione delle risorse del territorio e favorisce l’individuazione di Distretti del Commercio quali ambiti territoriali di aggregazione tra imprese, formazioni sociali e soggetti interessati alla valorizzazione e rigenerazione dei centri cittadini, anche mediante la realizzazione di progetti volti a promuoverne e valorizzarne storia, cultura e tradizioni, a rivitalizzarne l’attrattività turistica, a creare occasioni di aggregazione e di socialità, a valorizzare l’offerta di prodotti del territorio a chilometro 0 e a basso impatto ambientale.
«Ci siamo impegnati nell’implementazione delle piastre commerciali e del tessuto urbanistico per rinnovare la città attraverso opere pubbliche attrattive per gli investitori – ha affermato Ciriani -. Intercettando i fondi pubblici e creando sinergie possiamo creare un percorso per dare risposta a commercio, servizi e cittadini».
Il Presidente di ANCI FVG Dorino Favot ha ringraziato dell’attenzione ai temi dei distretti del commercio dimostrata dal Presidente Fedriga e dell’Assessore regionale Bini, presenti all’incontro. “E’ evidente che la nascita dei distretti del commercio sia una leva importante di ripartenza e sviluppo per i nostri territori” ha affermato Favot.
La costituzione del distretto è stata definita da Alberto Marchiori, delegato di Confcommercio nazionale alla Rigenerazione urbana che ha moderato l’incontro, uno strumento “contro la desertificazione” per rivitalizzare i centri abitati delle città, dei comuni ma anche dei piccoli borghi che caratterizzano il territorio del Friuli Venezia Giulia, offrendo una prospettiva di rilancio al settore del commercio, in particolare quello di vicinato.
I distretti del commercio coinvolgono Comuni singoli o associati con una popolazione residente con minimo 10mila abitanti, e con almeno una organizzazione delle imprese del commercio, del turismo, della cooperazione e dei servizi, enti pubblici e in particolare le Camere di commercio, università, enti di ricerca, oppure privati come associazioni, banche, fondazioni, nonché associazioni di promozione del territorio e imprese. Possono essere costituiti anche nelle zone considerate di svantaggio economico dai Comuni, in forma singola o associata, con popolazione residente di almeno 3mila abitanti, sempre prevedendo accordi di partenariato. L’attuazione del Progetto di distretto sarà quindi gestito in forma coordinata e unitaria da un “Manager di distretto” incaricato dal Comune di Pordenone, che rappresenterà il partenariato nei rapporti con la Regione e con gli interlocutori diversi dai componenti il partenariato.