Giulia Basso
Tra i progetti più noti di cooperazione con i vicini sloveni c’è quello per la realizzazione di un Walk of Peace, un percorso di pace sui luoghi della Grande Guerra sul fronte isontino, che parte da Lod Pod Mangartom, in Slovenia, e arriva a Trieste, percorrendo oltre 500 chilometri suddivisi in 30 tappe. Guardando alla collaborazione con l’Austria c’è invece Cedric, progetto per aiutare i suoli che hanno perso fertilità a recuperarla, rafforzando la biodiversità e consentendo un minore impiego di fertilizzanti chimici tramite il trapianto di microbiomi di radici di piante sane. E spostandosi a mare, con la Croazia si lavora al progetto Aliena, che si concentra sul controllo delle specie non autoctone che hanno invaso l’Adriatico.
Ancora, vi sono cooperazioni transfrontaliere per la mobilità sostenibile, per rafforzare l’ecosistema biomedico, per migliorare i processi a rifiuti zero nel settore costruzioni, per la salvaguardia del patrimonio culturale e naturalistico dei territori, per lo sviluppo economico e l’inclusione sociale. Con uno sguardo molto attento, e fondi dedicati, a Nova Gorica e Gorizia unite come Capitale transfrontaliera europea della cultura nel 2025.
Sono più di cento i progetti Interreg in corso, per un valore complessivo di poco meno di 52 milioni di euro, che coinvolgono la regione Friuli Venezia Giulia, tramite partner pubblici e privati del territorio, e realizzati in collaborazione con le vicine Slovenia, Croazia e Austria. Altri ancora partiranno nel prossimo futuro, perché il settennato di programmazione 2021-2027 è stato avviato da poco e sono ancora numerosi i bandi previsti: per tenersi aggiornati si può consultare il nuovo sito https://europa.regione.fvg.it/. A queste tipologie di progetti che coinvolgono due Paesi confinanti si aggiungono altri quattro tipi di Interreg, per stimolare la collaborazione tra un maggior numero di Paesi: Euro-Med, legati al bacino mediterraneo, Central Europe, Europe e Spazio Alpino.
Guardando i dati relativi agli Interreg Italia-Slovenia in essere, al momento sono 55 i progetti con partner del Fvg che stanno venendo finanziati dal programma, con un budget complessivo impegnato di oltre 30 milioni di euro, cofinanziati dall’Ue tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale. I più generosi come finanziamento sono i cosiddetti progetti “strategici”, con fondi pari a 3,5 milioni ciascuno: Adrioncycletour, che ha tra i suoi obiettivi la realizzazione della Ciclovia Adriatico – Ionica; Poseidone, per la promozione dell’ambiente biodiverso e lo sviluppo di un turismo “slow”, e Kras-Carso II, che punta alla valorizzazione del Geoparco del Carso, al suo sviluppo sostenibile e alla creazione di pacchetti turistici integrati e all’insegna della sostenibilità.
Seguono 25 progetti di “capitalizzazione”, pensati per mettere a sistema quanto già realizzato negli anni passati, per un budget complessivo di oltre 13 milioni di euro: tra questi il progetto X-Brain.net, per la messa a punto di protocolli di riabilitazione post-ictus al di qua e al di là del confine, il gi à citato Walk of Peace, ma anche un progetto per la tutela e conservazione della biodiversità presente dalle Alpi al mare, passando per l’area del Carso (E-Nat2Care) e un altro per lo sviluppo di soluzioni congiunte e la sperimentazione di tecnologie innovative nel campo della gestione e del riutilizzo dei rifiuti (Waste Design 2.0).
L’ultima novità è l’approvazione di 27 piccoli progetti finanziati con complessivi 6,6 milioni di euro messi a disposizione per iniziative da realizzare nell’ambito della Capitale europea della Cultura 2025 Nova Gorica-Gorizia. Tra questi “Spirito di Vino”, del valore di 200 mila euro, che mira a valorizzare la cultura del vino e potenziare il turismo sostenibile nell’area transfrontaliera tramite un concorso satirico a tema, la formazione dei viticoltori nella viticoltura sostenibile, la creazione di spazi ed eventi dedicati. O Kiss&Go!, che con un budget di 142 mila euro si propone di migliorare il bilinguismo passivo nella popolazione vicina al confine italo-sloveno attraverso eventi transfrontalieri. Oppure, ancora, il progetto Konfin, che mira a coniugare esperienze di alta gastronomia e attività artistiche basate su storie locali, attraverso l’offerta di esperienze organizzate in luoghi simbolici, come l’ex valico di frontiera di Gorizia, offrendo un mix di storia, cultura e gastronomia.
Sul fronte della collaborazione con l’Austria a oggi sono quasi 15 i milioni di euro stanziati tramite il Fesr per progetti che coinvolgono partner del Fvg e già impegnati, di cui oltre 5,5 milioni vanno ai partner del Fvg. Tra i 22 progetti finanziati finora (un secondo avviso è stato pubblicato da poco) c’è per esempio Spare, che ha tra i partner UniTs, è finanziato con 639mila euro ed è pensato per sviluppare le capacità di ricerca applicata per la valorizzazione olistica della canapa e favorire il trasferimento delle conoscenze alle imprese per promuovere l’attivazione di filiere circolari. Ma anche BeSensHome, un progetto finanziato con 971 mila euro, che ha tra i partner la Fondazione Progettoautismo FVG onlus e punta all’implementazione e allo sviluppo di sistemi innovativi avanzati e reti di sensori smart per garantire il comfort ambientale all’interno di strutture che ospitano persone con disabilità neurocognitive. O il già citato Cedric, per la creazione di un agro-ecosistema sostenibile e transfrontaliero sfruttando la biodiversità del microbioma radicale.
Quanto ai progetti Interreg avviati con la Croazia, al momento sono attivi 25 progetti “standard” che coinvolgono il Friuli Venezia Giulia, finanziati con un totale di 6,6 milioni: si concentrano principalmente, ma non esclusivamente, sulla risorse marina, puntando sullo sviluppo della Blue economy, sulla resilienza ai cambiamenti climatici, sulla riduzione dei rifiuti, sulla lotta contro la perdita di biodiversità dovuta alle attività umane sulla costa adriatica.