Elaborare la nuova strategia nazionale delle montagne italiane e arrivare ad una proposta di legge mettendo a sistema il lavoro già svolto in seno agli Stati generali della montagna.
Questi gli obiettivi al centro del neonato Tavolo tecnico-scientifico nazionale per la montagna presentato questa mattina, in videoconferenza, dalla ministra per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, a cui hanno partecipato, in rappresentanza dell’Anci, il coordinatore nazionale dei piccoli Comuni e sindaco di Cerignale, Massimo Castelli e il vicepresidente vicario di Anci e sindaco di Valdengo, Roberto Pella.
“Serve un salto culturale, la montagna è un’opportunità, una risorsa da riscoprire. Il fatto che siano state previste quasi un miliardo di risorse per la montagna è un passo importante, una misura concreta per ridare vitalità ai nostri territori”, ha sottolineato Pella che ha posto l’accento sulla necessaria collaborazione tra i diversi livelli di governo.
“L’istituzione di questo tavolo – ha proseguito Pella – è fondamentale per affrontare con spirito di squadra e di collaborazione temi importanti per i nostri territori: dallo spopolamento ai servizi per i cittadini. La legge sulla montagna, attesa da tanti amministratori locali, potrà veramente dare risposte e concretezza ai territori. Per la prima volta le risorse sono cospicue. Per questo è il momento di arrivare a questa legge che salvaguarda i nostri territori”.
Secondo Pella sono quindi tre i punti da cui partire per rilanciare la montagna e contrastare lo spopolamento che, nell’ultimo decennio, ha colpito soprattutto i Comuni montani: “puntare sul rafforzamento delle infrastrutture (scuola, salute, reti di prossimità), incentivare e rendere attrattive le attività dei giovani che decidono di restare o di andare a lavorare e vivere in montagna e applicare misure di semplificazione”.
Da parte sua Castelli ha rimarcato la necessità di una “perequazione dei territori”, di una “fiscalità di equità che sia proporzionale e differenziata per mantenere in vita le attività socioeconomiche esistenti ma anche per attrarne di nuove incentivando gli investimenti e creando nuova occupazione che è la ‘chiave di volta’ per invertire il trend dello spopolamento e realizzare quello che Anci ha definito con l’Agenda Controesodo. Le montagne sono il luogo dove si produce una gran quantità di risorse ma il ritorno nelle stesse aree in cui vengono prodotte è ridotto”. Per questo secondo Castelli per poter spendere bene le risorse previste nel Pnrr “c’è bisogno di una cabina di regia unica e di risorse che siano continuative nel tempo”.
In chiusura dei lavori Pella e Castelli hanno ringraziato la ministra per l’istituzione del tavolo tecnico multidisciplinare che sarà coordinato da Luca Masneri, sindaco del Comune montano di Edolo (Brescia) e composto da ricercatori, giuristi, professionisti e rappresentanti di associazioni di categoria. L’Anci è già pronta a dare il proprio concreto contributo in tal senso.