Valeria Pace
Le categorie promuovono il ddl sul Commercio e Turismo stilato dalla direzione retta dall’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini. Le audizioni calendarizzate in II Commissione per l’intera giornata in realtà si esauriscono in due ore, segno del lavoro di condivisione già portato avanti con i portatori d’interesse.
Bini ha annunciato che apporterà alcuni correttivi alla norma su punti evidenziati dalle stesse categorie. Uno su tutti il tema delle cooperative di comunità, oggetto peraltro di una proposta di legge a prima firma del dem Andrea Carli. Su queste realtà Bini ha fatto sapere che sarà aperto a recepire proposte migliorative da parte delle opposizioni.
Un altro punto che sarà soggetto a limature riguarda la possibilità di effettuare espropri da parte di PromoTurismo Fvg di marine e porti turistici. Il testo è stato ritenuto troppo tranchant da parte dei rappresentanti di queste categorie. Verrà chiarito che PromoTurismo non eserciterà questa sua potestà senza motivo e improvvisamente.
Preoccupati anche i rappresentanti di Bed and Breakfast che nella norma si vedevano assimilati ai piccoli hotel fino a 6 camere, anche nei loro confronti è stata data rassicurazione che non verranno meno i sostegni nonostante la semplificazione normativa.
Un altro tema che ha fatto discutere sono stati i paletti per il riconoscimento di nuovi consorzi turistici. Bini ha chiarito che l’obiettivo non è limitarne la nascita, ma piuttosto regolamentarla e introdurre il vincolo di coerenza comunicativa con il piano strategico di marketing di PromoTurismo Fvg.
Un’altra novità che verrà introdotta, sarà quella di cambiare nominativo al costituendo Osservatorio sul commercio, che diventerà Osservatorio sul Terziario, per includere anche il Turismo.
Quello che invece non è stato recepito è stata una richiesta da parte della grande distribuzione organizzata di allentare la stretta sui nuovi insediamenti di grandi o medie dimensioni fuori dai centri storici, per i quali sarà necessaria una conferenza dei servizi che dovrà esprimersi sulla base del Masterplan – ovvero della mappatura delle superfici di vendita già esistenti. Una norma volta a tutelare il territorio da ulteriore consumo di suolo.
Il dem Roberto Cosolini ha evidenziato che il suo gruppo porterà emendamenti per migliorare un testo «complessivamente positivo», soprattutto sulle cooperative di comunità e sulla qualità dell’occupazione nel terziario. Per Furio Honsell (Open) invece prioritario sarebbe proteggere i negozi di vicinato dalla concorrenza dell’online, inoltre ha rimarcato la necessità di intervenire sugli orari delle attività. Rosaria Capozzi (M5s) ha chiesto dibattiti pubblici con i cittadini in caso di realizzazione di centri commerciali da più di 400 metri quadrati.
Maddalena Spagnolo (Lega) dal canto suo è convinta che la legge «darà slancio a due settori vitali per la regione». —
Fonte
Il Messaggero Veneto
