Kick start per il programma pluriennale di rigenerazione urbana riservato ai Comuni con più di 15mila abitanti. È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 56 del 6 marzo il bando che stabilisce le procedure di ammissione dei progetti e le modalità di presentazione delle domande da parte degli enti. Le istanze non potranno essere presentate subito. Per farlo i funzionari comunali dovranno attendere la definizione del modulo standard della domanda che sarà definito con un altro decreto, da varare entro i prossimi 30 giorni.
In ballo ci sono in tutto 8,5 miliardi di euro per i 14 anni compresi tra il 2021 e il l 2034 . Ma il decreto stabilisce in via sperimentale i criteri di ammissione dei progetti per i primi tre anni. Per i quali le risorse a disposizione sono piuttosto limitate rispetto agli ambiziosi obiettivi che animano il programma. Per ora ci sono infatti 150 milioni per il 2021, 250 milioni di euro per il 2022. La dotazione cresce a partire dal 2023 quando si sale a 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e di 700 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2034, a meno di rimodulazioni in corsa.
Possono richiedere il contributo i Comuni capoluogo di Provincia o sede di Città metropolitana e i Comuni non capoluogo con popolazione superiore a 15mila abitanti
«che intendono realizzare interventi per la rigenerazione urbana volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della
qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, che non siano integralmente finanziati da altri soggetti pubblici e/o privati».
Ogni Comune può richiedere un contributo per uno o più interventi nel limite di 5 milioni di euro per i Comuni con popolazione da 15mila a 49.999 abitanti, 10 milioni di euro per i Comuni con popolazione da 50mila a 100mila abitanti, 20 milioni di euro per i Comuni con popolazione superiore a 100mila abitanti, capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.
Il decreto chiarisce che il finanziamento degli interventi «può essere finalizzato, oltre che per la realizzazione dell’opera, anche per le relative spese di progettazione esecutiva qualora siano comprese nel quadro economico dell’opera che si intende realizzare». In questo caso «nella domanda deve essere indicato, con separata evidenza, l’importo richiesto per i lavori e quello richiesto per la progettazione».
I Comuni dovranno presentare la domanda entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto, dunque entro il prossimo 4 giugno. Ma per farlo bisogna aspettare il modello di domanda che arriverà con un nuovo decreto entro i prossimi 30 giorni (cioè entro il prossimo 5 aprile).
Una volta ottenuto il contributo, i Comuni devono affidare i lavori entro 15 mesi (20 mesi per i lavori di importo superiore a 2,2 milioni di euro).I Comuni che hanno chiesto il contributo sia per la realizzazione dell’intervento sia per la progettazione esecutiva avranno 12 mesi in più.
Link utili Dpcm 21 gennaio 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale
(Fonte Il Sole 24 Ore)