“Provati da un periodo difficile ci siamo ritrovati oggi per fare il punto su alcuni temi e questioni ancora aperte che riguardano i nostri consigli comunali e lo status dei consiglieri. Ci siamo confrontati anche sulle esperienze realizzate a livello locale in questi mesi soprattutto rispetto alle modalità delle riunioni a distanza”.
Lo ha detto il coordinatore della Conferenza nazionale Anci dei Consigli comunali e presidente del Consiglio comunale di Napoli, Alessandro Fucito nel corso della riunione del direttivo dei Consigli comunali che si è tenuta stamane in videoconferenza.
“Veniamo da un anno e mezzo di democrazia a distanza – ha proseguito Fucito – come Anci abbiamo lavorato ad una ipotesi di regolamento comune che potesse contenere e rispondere alle varie esigenze dei diversi territori sulle riunioni a distanza dei Consigli comunali. Una modalità questa, una volta superata l’emergenza sanitaria, che va prevista anche in futuro da recepire non nei regolamenti transitori ma in quelli stabili prerogativa dei Consigli comunali”.
C’è bisogno di norme chiare, concordano i partecipanti, che vanno previste anche in riferimento “alla precisazione e definizione di quale sia il luogo dove il consigliere si deve riunire per avviare così quei meccanismi di riconoscimento dei rimborsi e dei tempi per la giustifica presso i propri datori di lavoro”.
La necessità è quella di prevedere una serie di modifiche al testo unico sullo status dei Consigli comunali e dei Consiglieri riprendendo e affrontando anche il tema degli emolumenti dei Consiglieri nell’ambito dell’equo trattamento degli amministratori e degli strumenti necessari ad espletare il mandato.
“Scontiamo il peso di indennità, gettoni e uno status complessivamente fermo, oltre che decurtato, da oltre un ventennio. Abbiamo bisogno – ha concluso Fucito – di meccanismi più lineari, adeguati e aggiornati, impegnandoci perché le nostre proposte possano arrivare in Parlamento”.
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