Con la circolare n. 37 del 24 aprile u.s., il Ministero dell’Interno ha fornito chiarimenti circa la possibilità per gli studenti fuori sede di attestare, tramite un’autodichiarazione, l’iscrizione presso un’istituzione scolastica, universitaria o formativa al fine di esercitare il proprio diritto di voto nelle prossime consultazioni elettorali europee dell’8 e 9 giugno.
Il decreto-legge n. 7/2024, conv. in legge n. 38/2024, infatti, ha introdotto, in via sperimentale, la possibilità per gli elettori temporaneamente domiciliati per ragioni di studio in un Comune diverso da quello di residenza, di votare per il rinnovo dei componenti del Parlamento europeo anche nel Comune di domicilio.
A tal fine, dovranno presentare, entro il prossimo 5 maggio, un’apposita domanda al Comune nelle cui liste elettorali sono iscritti e attestare la propria iscrizione presso un’istituzione scolastica, universitaria o formativa.
La circolare n. 37, dopo aver precisato che al procedimento elettorale non possono essere applicati le disposizioni in materia di semplificazione amministrativa di cui al d.P.R. n. 445/2000, chiarisce che la “certificazione o altra documentazione che gli studenti devono allegare alla domanda non riguarda il possesso dei diritti politici o l’iscrizione nelle liste elettorali bensì la loro iscrizione ad una istituzione scolastica, universitaria o formativa” e, dunque, l’attestazione di tale requisito può essere resa anche tramite un’autodichiarazione.
La medesima circolare, inoltre, rinvia alla circolare n. 27 del 15 aprile 2024 per gli approfondimenti relativi alle indicazioni operative per l’attuazione di tale disciplina sperimentale.