Da lunedì prossimo, 2 ottobre, parte il censimento generale della popolazione, per un “campione” di un milione di nuclei familiari in tutta Italia, circa 20 mila in Regione. E alla vigilia di questa importante scadenza l’Istat ha diffuso i dati definitivi su abitanti, tassi di natalità e mortalità, numero di stranieri, titoli di studio e condizione lavorativa al 31 dicembre del 2021.
Confermata, per il Friuli Venezia Giulia, la tendenza demografica che vede la popolazione in calo e sempre più anziana. Tra i dati positivi, il numero dei laureati, che ha raggiunto quota 15,4%. Il tasso di occupazione è del 48,8%, superiore di 3 punti alla media nazionale.
La sintesi demografica
La popolazione legale in Friuli Venezia Giulia, definita sulla base del censimento, al 31 dicembre 2021 ammonta a 1.194.647 residenti, in calo dello 0,6% rispetto al 2020 (-6.863 individui) e del 2,1% rispetto al 2011. L’ultimo dato di Demoistat attualmente disponibile, relativo al 30 giugno 2023, mostra come i residenti siano ancora in calo, rispetto alla rilevazione di fine 2021 e si attestino a 1.191.658. Se il trend dovesse continuare su questa china, non è escluso che a fine 2023 la popolazione regionale possa scendere sotto la soglia del milione 190 mila. Tornando ai dati Istat al 31 dicembre 2021, il decremento rispetto al 2020 si deve alla dinamica naturale e alla correzione censuaria entrambe negative, non compensate da un saldo migratorio in ripresa. Il tasso di mortalità è lievemente aumentato passando dal 13,6 per mille del 2020 al 13,8 per mille del 2021 (anno fortemente caratterizzato dall’epidemia di Covid), con un picco del 15,9 per mille nella provincia di Trieste. Gli stranieri censiti sono 113.151 (-1.712 rispetto al 2020), e rappresentano il 9,5% dei cittadini residenti. Provengono da 156 Paesi, prevalentemente da Romania (22,6%), Albania (8,4%) e Bangladesh (5,4%). Le donne sono il 51,2% della popolazione residente, superando gli uomini di quasi 30 mila unità prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile (aspettativa di vita media 80,5 anni per gli uomini, 85,3 per le donne). L’età media si è ulteriormente innalzata rispetto al 2020 (da 47,9 a 48,1 anni). Pordenone è la provincia più giovane (46,6 anni), mentre Trieste è la più anziana (49,2 anni).
Istruzione e occupazione
Gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio rappresentano il 2,8% dei residenti del Friuli Venezia Giulia, il 28,1% dei residenti ha conseguito il diploma di licenza media, il 40,1% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale, il 15,4% possiede un titolo accademico. Diminuiscono gli occupati rispetto al 2011 (2.632 persone in meno, -0,5%), esclusivamente fra gli uomini (-1,5%), e calano anche le persone in cerca di occupazione (-8,8%), in particolare per la componente maschile (1.731 unità in meno, pari al -9,2%). La forza lavoro complessiva si attesta comunque a circa 550 mila persone. La quota più importante tra chi non è occupato, riguarda 285 mila percettori di pensioni da lavoro o di redditi da capitale (-7,6% rispetto al 2011), mentre risultano essere 81 mila le persone dedite alla cura della casa (-9,4%) e 77 mila gli studenti (+17,0%).
Dinamica demografica
La diminuzione della popolazione residente è frutto di un saldo naturale fortemente negativo (-9.288 unità), al quale si somma un saldo censuario negativo (-2.132 unità), che le migrazioni non riescono più a compensare (+4.557 saldo migratorio totale). Tra il 2020 e il 2021 il tasso di natalità è leggermente diminuito (da 6,2 a 6,1 per mille), con un calo di 165 nati in valore assoluto. A livello provinciale il tasso resta stabile nella provincia di Trieste, aumenta in quella di Pordenone e diminuisce nelle altre. A livello provinciale Udine perde 2.675 residenti, seguita da Trieste (-1.856 residenti) che, assieme a Gorizia, registra anche il maggiore decremento relativo (-0,8%).
di Maurizio Cescon