8 marzo dedicato a donne protagoniste e al ruolo delle amministratrici locali

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Le iniziative in campo nei Comuni per diffondere la cultura della parità di genere e contrastare ogni forma di discriminazione in vista dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, è stato il filo conduttore della riunione della Commissione Anci sulle Pari opportunità che si è tenuta lunedì 20 febbraio in modalità videoconferenza.

I lavori, a cui hanno partecipato gli assessori alle pari opportunità dei capoluoghi di provincia e amministratori da ogni parte d’Italia, è stata moderata dal responsabile Area sicurezza e legalità di Anci, Antonio Ragonesi e presieduta dalla delegata Anci alle Pari opportunità, sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova.

Innanzitutto è stato ricordato il momento molto delicato che sta attraversando la sindaca Terranova a seguito dell’impegno a Termini Imerese sui temi della legalità e della sicurezza e che la stessa è fatta oggetto di minacce e insulti sessisti. La sindaca Terranova, nel ringraziare per le espressioni di solidarietà che sono state manifestate nel corso dell’incontro ha aggiunto come “questo dimostra ancora una volta come si tenda a colpire le Istituzioni, gli amministratori e soprattutto le amministratrici locali in quanto donne.
“Vorrei quindi – ha proseguito Terranova – che per l’8 marzo ci fosse attenzione anche al protagonismo delle donne e al ruolo delle amministratrici locali che nel nostro Paese sono ancora poche in termini numerici ma molto attive sui propri territori portando avanti azioni concrete ed efficaci. Abbiamo quindi convocato questa riunione sulle iniziative in programma per l’8 marzo – ha concluso – per condividere progetti e iniziative utili per tutti i territori. Lo scorso anno io stessa ho preso a modello molte delle iniziative di tantissimi altri Comuni”.

I numerosi partecipanti hanno illustrato una carrellata di iniziative a cui stanno lavorando in vista dell’8 marzo, partendo dalla sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo ricordando che l’8 marzo non è solo una data simbolica ma che raccoglie l’impegno di tutti e di tutte nel lungo lavoro che ancora deve essere portato avanti sulla vera parità di genere segnalando che a Foggia oltre la mostra che ripercorre la storia delle conquiste femminili nel corso del recente passato illustra con scatti fotografici attuali la situazione delle donne nei contesti internazionali facendo appello ad un immediato cessate il fuoco in Palestina.

A Reggio Calabria invece nascerà una Casa delle donne da un bene confiscato come anticipato dalla assessora Anna Briante, mentre a Torino l’impegno di quest’anno è dedicato al piano regolatore della città per spazi pubblici più sicuri e inclusivi con urbanistica di genere e l’assessore Jacopo Rosatelli ha ricordato la candidatura di Torino quale prossima Capitale Europea Inclusione e Diversità.

Tanti saranno gli eventi in programma nei Comuni che coinvolgeranno anche le scuole e i giovani del territorio per sensibilizzare sui temi del contrasto ad ogni forma di violenza, come a Piacenza e Grosseto, solo per citarne alcuni che metteranno a disposizione le loro buone pratiche per scambiarle con i colleghi delle altre città, come ad esempio il protocollo promosso dall’assessore Corsi di Piacenza con i sindacati e le rappresentanze del mondo datoriale di lavoro che sarà sottoscritto il prossimi 5 marzo o gli spettacoli teatrali promossi dall’assessora di Grosseto Angela Amante che ripercorre le tre donne presenti nella Divina Commedia dantesca ponendosi la domanda provocatoria di come sia cambiata la condizione della donna dal medioevo ai nostri giorni.

Il comune di Reggio Emilia da tempo realizza un calendario annuale delle attività sulla differenza di genere e quest’anno organizza la premiazione e promozione delle donne reggiane che si sono distinte nelle materie artistiche come illustrate dall’assessora Annalisa Rabitti mettendo a disposizione delle altre città la Mostra d’arte realizzata da Elena Mazzi sul tema del contrasto alla violenza di genere che può essere riprodotta stabilmente in qualsiasi parete vuota occupandola stabilmente con immagini e messaggi di donne che hanno superato positivamente il percorso di fuoriuscita dalla violenza.

L’8 marzo a Milano sarà caratterizzato dall’occupazione degli spazi della “Fabbrica del vapore” con una serie di eventi e con la realizzazione di appuntamenti in rete tra Firenze, Napoli, Roma e Milano delle rispettive consulte femminili come illustrate da Elena Lattuada delegata del sindaco Beppe Sala, nonché all’avvio di una importante iniziativa di ascolto delle donne milanesi sulla percezione della sicurezza dei luoghi della città accompagnate anche dagli strumenti messi a disposizione da “Sex and the city” quale l’atlante di genere della Città.

Ma anche iniziative che puntano alla promozione dell’occupazione femminile e alle questioni legate al lavoro, come a Bologna che ha posto il tema al centro del suo Piano per l’uguaglianza della Città metropolitana e che ha raccolto l’adesione di tutti i 55 Comuni dell’area. Ma anche la sottoscrizione di protocolli d’intesa con gli attori del territorio e le associazioni datoriali su cui molti Comuni sono impegnati per favorire percorsi di inserimento nel mondo lavorativo di donne vittime di violenza.

Infine, il fitto calendario dei Comuni si arricchisce di appuntamenti dedicati alla salute delle donne a Pordenone illustrate dalla assessora Guglielmina Cucci, mostre fotografiche ma anche momenti istituzionali e riconoscimenti realizzati da Comuni di minore dimensione demografica come Rio Saliceto che dedica alla condizione delle donne in Afghanistan parte delle iniziative di quest’anno come illustrate dalla assessora Nicoletta Manca.

Nel corso della riunione sono stati dati alcuni aggiornamenti sulle convocazioni degli Osservatori LGBT e sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica e sono state espresse preoccupazioni da tanti dei partecipanti come l’assessora di Reggio Emilia Annalisa Rabitti, di Torino Jacopo Rosatelli, dalla presidente della Commissione Pari Opportunità a Roma Michela Cicculli sulla mancata entrata in vigore dei nuovi criteri di accreditamento dei CAV e dei CUAV – Centri per uomini autori di violenza su cui si è deciso di dedicare a breve una specifica riunione per elaborare un documento unitario  sul tema dei Centri antiviolenza, Case rifugio e Cuav.

Per segnalare le iniziative in vista dell’8 marzo i Comuni interessati possono scrivere e inviare tutti i materiali alla mail areasicurezza@anci.it


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