di Christian Tosolin
Quali sono gli aspetti principali che caratterizzano la vivibilità di una città?
Di sicuro uno dei principali è la possibilità di spostarsi da un posto all’altro in maniera semplice e con tempi rapidi e certi, un altro è quello del miglioramento dell’aria che respiriamo.
Su questi temi alcune città, una per tutte Milano, hanno investito fondi pubblici e privati per ottimizzare al massimo la rete di trasporto pubblico che permette di spostarsi su tutto il territorio principalmente utilizzando la metropolitana e affiancandola ai bus di superficie, molto spesso integrando la flotta con mezzi elettrici.
Oltre a questo le città più lungimiranti hanno intrapreso politiche volte alla sensibilizzazione della sostenibilità ambientale attraverso incentivi economici per l’acquisto di automobili o mezzi elettrici, attraverso l’implementazione di piste ciclabili o corsie stradali dedicate a chi utilizza biciclette o mezzi di micro mobilità elettrica. L’incremento di stazioni di bike sharing, la sottoscrizione di accordi tra Amministrazioni pubbliche e i principali servizi di sharing di automobili e di monopattini elettrici sono state la spinta, in molti casi decisiva, nello spronare i cittadini ad abbandonare il proprio autoveicolo in favore di nuovi sistemi di mobilità che in termini di ottimizzazione di tempo e costi, si sono rivelati vincenti.
In questo panorama l’implementazione della tecnologia ha permesso alle città di poter monitorare in tempo reale gli spostamenti sulle principali arterie di traffico attraverso dispositivi IoT, per migliorare la sincronizzazione dei semafori, segnalare eventuali congestioni in tempo reale, verificare il livello di inquinamento, modificare il piano del traffico sulla base di una mole di dati sempre aggiornati e che, opportunamente lavorati, forniscono lo stato dell’arte sulla salute della città e il benessere dei suoi abitanti.
Tutto ciò è stato dettato da scelte demandate ai singoli territori, alle singole Amministrazioni delle città, dove quelle più lungimiranti hanno saputo sfruttare fondi europei, sono state in grado di costruire partnership pubblico/private per il bene dei cittadini, dove gli Amministratori più sensibili o più tecnologici hanno deciso di investire in infrastrutture che permettessero di creare delle “città parlanti”, che quotidianamente raccontano come i cittadini vivono, si muovono, utilizzano i servizi, al fine di migliorarli ed implementarli con soluzioni ancora più all’avanguardia.
Ora però è necessario imporre tali temi come obiettivi da realizzare obbligatoriamente su tutto il territorio nazionale per non trovarci in situazioni profondamente differenti che, a seconda delle scelte di un singolo, agevolano o penalizzano milioni di cittadini.
(Fonte www.datamagazine.it)