La squadra di Alberto Felice De Toni si allarga: il sindaco ha ufficializzato ieri la “promozione” di sei consiglieri ai quali ha affidato delle deleghe specifiche. L’obiettivo è quello di «coinvolgere più persone nell’amministrazione nella convinzione che sia importante valorizzare le qualità di ciascuno».
«Penso sia giusto – ha aggiunto il primo cittadino – dare un’opportunità a chi vuole impegnarsi a titolo gratuito per la propria comunità». Come promesso dopo la nomina dei dieci assessori sono quindi arrivate le deleghe ai consiglieri e non saranno le sole. «A settembre vorrei affidare altre deleghe, ma servono persone motivate che abbiano voglia di dedicare il proprio tempo per l’interesse pubblico». E insieme ai consiglieri delegati ci sarà spazio anche per il forum dei cittadini. «È uno strumento in cui credo molto perché ritengo che l’ascolto e il coinvolgimento dei cittadini siano fondamentali – ha spiegato De Toni a margine del consiglio comunale di ieri -. L’assessore Rosi Toffano ha già incontrato gruppi di cittadini e circoli. Stiamo valutando diversi modelli per i quartieri partecipati e per il forum e contiamo di individuare in breve quello più adatto alla nostra città».
Per quanto riguarda le deleghe, all’avvocato Pierenrico Scalettaris di Azione, il sindaco ha affidato l’Avvocatura e i Contenziosi; all’esponente della civica Alfieri per la libertà, Alessandro Colautti, anche lui eletto con il Terzo polo, le Relazioni internazionali e Progetti europei; a Stefania Garlatti Costa della lista De Toni, l’Identità friulana e al plurilinguismo; a Lorenzo Patti (lista De Toni) la Promozione del benessere psico fisico e di corretti stili di vita; a Matteo Mansi del Pd la Riqualificazione della tratta ferroviaria urbana Udine Tarvisio; Alessandro Vigna (De Toni), invece si occuperà delle Relazioni con le comunità religiose.
Nella seduta di ieri è stata approvata anche una variazione di bilancio di 2,8 milioni di euro che serviranno a dare copertura agli aumenti degli oltre 760 dipendenti di Palazzo D’Aronco. È infatti prevista per domani la firma dell’aggiornamento del contratto del Comparto unico, che riguarderà non solo la Regione Friuli Venezia Giulia, ma anche gli enti locali territoriali. I comunali beneficeranno di un aumento in busta paga che oscilla tra gli 800 e i mille euro lordi annui. Non solo: assieme agli importi mensili più cospicui, ai lavoratori verranno erogati anche arretrati tra i 2.300 e i 3.300 euro poiché l’intesa raggiunta riguarda il triennio 2019-2021. La variazione è è passata con i voti favorevoli di maggioranza e opposizione: l’unico ad astenersi è stato il consigliere Stefano Salmè che ha parlato di «casta» e di «privilegi ingiustificati» rimarcando le differenze nel trattamento economico tra regionali e comunali: «Andrebbe aperta una vertenza con la Regione per risolvere questa disparità».
La capogruppo della lista Fontanini, Giulia Manzan ha poi presentato una mozione per chiedere che vengano pagati i contributi alle spese sostenute dalla famiglie che hanno traslocato lasciando San Domenico dove sarà completato un intervento di rigenerazione urbana grazie anche ai 15 milioni ricevuti dal Pnrr. La mozione è stata approvata con i voti di tutti tranne Salmè che in questo caso ha contestato l’operato dell’ex assessore Manzan, dopo un emendamento dell’assessore alla Pianificazione territoriale, Andrea Zini il quale ha ricordato i 50 mila euro già stanziati e fissato la scadenza per effettuare i pagamenti al prossimo settembre.
di Cristian Rigo