Il messaggio di pace di Anci FVG in ricordo delle vittime della prima guerra mondiale

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Si è tenuta mercoledì 11 settembre nella Sala Pasolini presso la sede della Regione a Udine la conferenza stampa di presentazione del Progetto “NON OMNIS MORIAR”. L’iniziativa, unica nel suo genere, è stata organizzata dall’Anci Friuli Venezia Giulia, l’Associazione Nazionale Carabinieri – Ispettorato Regione Friuli Venezia Giulia – ed il Coordinamento Albo d’Oro Grande Guerra, in collaborazione con i Comuni di Artegna, Gemona del Friuli e Tarcento ed il sostegno di molti altri Enti territoriali.

Il progetto “NON OMNIS MORIAR” nasce per commemorare i caduti di tutte le Nazioni coinvolte nel primo conflitto mondiale operanti nel nostro territorio: Italia, Austria, Bosnia, Rep. Ceca, Cina, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Polonia, Romania, Russia, Slovenia, Stati Uniti d’America, Ucraina ed Ungheria.
La manifestazione di commemorazione dei caduti avrà luogo, con deposizione di corone d’alloro, per ciascuna delle diciannove Nazioni coinvolte, al Sacrario di Redipuglia e Ara Pacis di Medea il prossimo 11 novembre.
Simbolicamente è stata scelta la data dell’ 11 novembre in quanto l’11 Novembre 1918 fu firmato l’armistizio di Compiègne tra l’Impero tedesco e le potenze Alleate.

“La commemorazione di tutti i caduti della prima guerra mondiale vuole essere una testimonianza del loro valore, indipendentemente dalla loro provenienza, nazionalità, cultura e lingua facendo in modo che questo diventi anche un messaggio di pace” ha evidenziato il Presidente di Anci FVG Dorino Favot.

“L’iniziativa voluta dall’Anci è particolarmente significativa per il Friuli Venezia Giulia. Soprattutto il Carso, oltre 100 anni fa, è stato teatro infatti di battaglie cruenti, la nostra Regione ha saputo però creare nel tempo un territorio fertile di scambi culturali e di proficue relazioni fra Paesi vicini in un quadro di pace e fratellanza”. A sostenerlo l’Assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti in un video messaggio nel corso della conferenza stampa.
Attilio Pedron, Presidente dell’Associazione nazionale Carabinieri, sezione di Tarcento, evidenziando l’impegno profuso e come si stia lavorando da oltre due anni all’iniziativa, ha affermato che si tratta “di un progetto al quale crediamo molto proprio per il messaggio che andiamo a dare”.
Infine Roberto Machella, Presidente del Military Historical Center, ha fortemente sottolineato “come il progetto sia nato per parlare ai giovani facendo vedere loro come una guerra mondiale appartenga a tutti i popoli. L’11 novembre verrà deposta una corona anche ai caduti giapponesi e cinesi e alle vittime civili, cosa che finora non si è mai fatta nel mondo”, ha affermato.

L’iniziativa che ha il patrocinio del Ministero della Difesa e vede coinvolti tutti i Comuni della Regione Friuli Venezia Giulia e le Scuole si svolgerà con un corteo verso il Sacrario militare di Redipuglia (cimitero militare dedicato alla memoria degli oltre 100.000 soldati italiani caduti nelle zone del Carso durante le battaglie dell’Isonzo della prima guerra mondiale). Dopo lo schieramento delle corone e la deposizione della corona dedicata ai caduti italiani è previsto il deflusso delle corone per l’Ara Pacis di Medea (il complesso monumentale nato nel 1951 con l’intento di ricordare simbolicamente i caduti di tutte le guerre). A Medea vi sarà la deposizione delle corone dei caduti delle diciotto Nazioni.