Sono 84 le persone evacuate
Marco Silvestri / cormons
Cormons è stata messa in ginocchio a causa dell’ondata di maltempo che ha investito tutta la regione e il territorio dell’Isontino in maniera particolare. I danni causati sono stati rilevanti e sono ancora tutti da quantificare. Strade e case allagate, frane, illuminazione interrotta, hanno determinato una giornata impossibile da dimenticare anche per la tragedia di Brazzano. In questo momento a preoccupare è soprattutto la situazione del movimento franoso della collina alle spalle della frazione.
Nel pomeriggio di ieri il sindaco Roberto Felcaro ha emesso un’ordinanza che dispone l’evacuazione di via Sottomonte e di via San Giorgio: 84 persone saranno ospitate all’interno delle palestre dell’Istituto Comprensivo “Pascoli” di viale Roma. È previsto per le famiglie l’allestimento di letti e la distribuzione di generi di conforto.
Felcaro ha dato avviso alla popolazione attraverso un video sul suo profilo Facebook. «È stata una giornata difficile da affrontare – ha spiegato il primo cittadino – perché Cormons si è trovata sotto una bomba d’acqua di vaste proporzioni. Si parla di 260 mm caduti in otto ore che hanno messo oggettivamente in ginocchio la comunità. Ci sono state criticità alla viabilità con la situazione tornata alla normalità con il passare delle ore. Da affrontare c’è però la profonda criticità di Brazzano». «Per il tipo di frana, per il fatto che sono previste ulteriori precipitazioni e per quanto detto dalla protezione civile e dai vigili del fuoco – ha aggiunto il sindaco – abbiamo predisposto un’ordinanza con l’evacuazione di molte famiglie per questioni di sicurezza legate al rischio di un possibile spostamento della frana. Ci rendiamo conto che questo sia un disservizio, però in questo caso riteniamo che la sicurezza sia un aspetto fondamentale per poter risolvere e per poter gestire questo problema. Noi siamo vicini e faremo tutto quello che è in nostro potere per ritornare a una situazione di normalità».
I disagi maggiori ieri mattina sul territorio hanno riguardato la viabilità con lunghe code per entrare in città e in direzione di Brazzano. Mezzi dei vigili del fuoco, dei carabinieri, della polizia e della protezione civile hanno percorso in lungo e in largo il territorio.
Le scuole sono rimaste chiuse e ci sono stati allegamenti un po’ dappertutto. Sulla strada che da Cormons porta a Medea, all’altezza della zona industriale, un camion di notevoli dimensioni è uscito di strada ma non ci sono stati danni per l’autista. Il mezzo è stato sgomberato solo nel tardo pomeriggio. Anche in località Giassico ci sono stati notevoli disagi e cinque famiglie hanno subito l’allagamento del primo piano delle abitazioni e sono rimaste senza luce chiedendo i soccorsi. Brazzano è stato il centro operativo di tutte le operazioni e anche di quello operativo comunale. Sono giunte anche squadre di vigili del fuoco Usar dalla Lombardia e dal Veneto.
C’è stata anche la corsa alla solidarietà. Tante aziende del territorio hanno dato disponibilità ad aiutare i cittadini. Anche il parroco di Cormons, don Stefano Goina, è arrivato nel pomeriggio sul luogo della frana a Brazzano: «La parrocchia è vicina a tutti e se serve aiuto siamo disponibili. Anche il vescovo ha espresso vicinanza e preghiera e disponibilità di sostegno in caso di bisogno ».
Fonte Il Messaggero Veneto
