Dare forma alla casa della democrazia europea

Mercoledì 22 settembre il Presidente del Comitato europeo delle Regioni (CdR), Apostolos Tzitzikostas ha incontrato una rappresentanza di giovani amministratori che hanno partecipato negli anni alla Summer School sulle strategie di sviluppo locale e progettazione europea.

L’incontro è avvenuto nell’aula del Consiglio regionale per ragionare sul tema “Dare forma alla casa della democrazia europea”.

Dopo i saluti e la prolusione del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, sono intervenuti il presidente di ANCI FVG, Dorino Favot e il presidente di AICCRE FVG, Franco Brussa, le due associazioni che negli ultimi cinque anni hanno collaborato alla realizzazione della Summer School con numeri veramente importanti: 120 amministratori formati rappresentano, infatti, un capitale umano di consapevolezza e di capacità di fare rete e progetti di sviluppo condivisi sul territorio utilizzando fondi europei di cui l’intera regione aveva bisogno.

Il Presidente del CdR Apostolos Tzitzikostas ha posto in evidenza che senza il protagonismo dei territori, degli amministratori e dei cittadini l’Europa non può affrontare e vincere le grandi sfide che ha di fronte. Le crisi economiche, l’immigrazione, il Covid richiedono un rafforzamento dei vincoli di solidarietà e sussidiarietà tra i popoli dell’Europa. Tzitzikostas ha assicurato il suo impegno per costruire una nuova Europa “che sia l’Europa delle città e delle regioni. Va sviluppato il concetto di Casa della democrazia europea con fondamenta solide e mura forti (gli Stati membri) e un tetto protettivo (l’Ue). Tuttavia, bisogna consolidarla ulteriormente aumentando la fiducia dei cittadini e andando verso di loro. C’è stato un ritardo – ha spiegato – ma ora abbiamo un’occasione unica per rinforzarne funzionamento e legittimità con l’aiuto di sindaci, assessori e consiglieri, migliorando la comunicazione”.

Le domande di alcuni degli amministratori intervenuti hanno rafforzato questa idea di Europa da rilanciare grazie ad una azione dal basso. L’evento di ieri è il primo passo di un percorso per dare vita a una rete stabile di amministratori locali referenti per gli affari europei, che possano diventare un diretto interlocutore del Consiglio regionale sulle questioni di politica UE di maggiore impatto per il Friuli Venezia Giulia, e per contribuire a elaborare norme “a prova di futuro”.