Venerdì mattina il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, è intervenuto in Cabina di Regia con il Governo per l’esame del decreto Recovery che sarà approvato in CdM: “La bozza del decreto che ci è stata presentata prevede una serie di semplificazioni che l’Anci chiedeva da tempo.
Certamente – commenta il presidente dell’Anci Decaro –, si poteva osare di più ma siamo fiduciosi che le nostre proposte possano trovare spazio in sede parlamentare con la conversione del decreto. Sul tema della Governance riteniamo opportuno su questioni specifiche che riguardano le regioni e i territori che in cabina di Regia sia prevista la presenza, oltre che dei presidenti di Regione anche di Anci e Upi.
Sulle autorizzazioni ci aspettavamo una semplificazione di carattere generale, invece di semplificazioni specifiche su singole procedure con il rischio di creare difficoltà di interpretazioni tra enti. La semplificazione unica, proposta da Anci, che sanciva la chiusura di tutte le conferenze di servizi entro il termine di 30 giorni, con la possibilità di innescare il meccanismo del silenzio assenso dopo questo termine, permutando due norme già esistenti relative all’edilizia scolastica, ci sembrava la strada giusta.
Chiediamo, inoltre, un rafforzamento sulla possibilità assunzione del personale per gli enti locali su cui forse ci sarà un decreto specifico. Avevamo predisposto insieme al Ministro Brunetta una serie di richieste per la semplificazione delle procedure di reclutamento di professionalità per affrontare i prossimi mesi che non ritroviamo in questa bozza. Se ci sarà un decreto specifico dedicato a questo tema è importante che sia varato contestualmente a questo cosi che si possa procedere parallelamente.
Purtroppo, mancano completamente le semplificazioni in materia edilizia, nonostante ci fosse una interlocuzione in fase avanzata con il governo proprio su questo tema. Siamo soddisfatti dell’estensione degli incentivi del Superbonus 110 agli alberghi come richiesto da Anci così come credo il Paese potrà trarre grande vantaggio dalle semplificazioni sul Superbonus che interessano le piccole difformità sanabili così da velocizzare l’accesso agli incentivi per interi condomini dove abita la maggior parte della popolazione. A questo proposito, crediamo si possa e si debba estendere i benefici del Superbonus anche per gli immobili comunali a cominciare dagli edifici di edilizia residenziale pubblica. In questo modo intere periferie del nostro Paese potrebbero essere riqualificate. Su questo ultimo capitolo – conclude Decaro – l’Anci chiede di procedere con le assunzioni, ci sono risorse a disposizione, circa 10 milioni di euro, che attendono un decreto per essere utilizzate”.