LE RICHIESTE DEI SINDACI A POSTE ITALIANE

Un paio di postamat installati negli ultimi tre mesi, chiusure totali o parziali di alcuni sportelli, recapiti tardivi soprattutto di raccomandate, code all’esterno degli uffici: la fotografia è del sindaco di Valvasone Arzene Markus Maurmair che ha invitato il presidente dell’Anci regionale (l’associazione dei comuni) Dorino Favot a chiedere una riunione urgente con Poste italiane.

Il primo tavolo di confronto risale al 30 giugno. Allora era stata concordata una nuova riunione per fine luglio per consentire a Poste italiane spa di effettuare verifiche e reperire informazioni come il cronoprogramma dei lavori di eliminazione delle barriere architettoniche e l’installazione di nuovi postamat nei Comuni sprovvisti. Sono trascorsi tre mesi, «non è ancora stato convocato un incontro che negli intenti doveva essere con cadenza ciclica e continuano a esserci problematiche connesse a chiusure totali o aperture parziali di sportelli postali come, in Provincia di Pordenone, nei casi di Pinzano al Tagliamento, Claut, San Vito al Tagliamento, Brugnera e Casarsa».

Se alcune barriere sono state eliminate, «si ha notizia di uno o forse due nuovi postamat installati quando sono ancora numerosi i Comuni sprovvisti». Con l’emergenza che sta riprendendo piede si renderanno ancora più necessari. Bene che Poste italiane abbia «distribuito i prelievi delle pensioni programmando gli accessi per lettere dell’alfabeto», però, scrive Maurmair, «si segnalano ancora numerose code nelle giornate di scadenza con persone costrette a sostare all’esterno degli sportelli con forti disagi soprattutto per deboli e anziani». Ancora, «si ricevono evidenze di recapiti tardivi della corrispondenza, in particolare le raccomandate».

Da qui la richiesta di un tavolo urgente Anci (sindaci) e Poste italiane.

(Fonte www.messaggeroveneto.it)