“Nel corso di questa partecipata assemblea XXXIX Assemblea dell’Anci il nuovo governo a partire dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha riconosciuto il ruolo dei sindaci e la centralità degli amministratori all’interno del sistema istituzionale del nostro Paese. Le risposte che in questi giorni ci sono state date dal governo sono state positive, però ho detto al presidente Meloni noi sindaci siamo abituati a dare risposte ai nostri concittadini che verificano i nostri impegni, e allo stesso modo noi verificheremo gli impegni presi dal governo”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, nelle conclusioni che hanno chiuso i lavori della XXXIX assemblea annuale di Bergamo (rileggi la relazione di apertura).
“Per stare a Peppone a Don Camillo – ha continuato il presidente Anci – visto che il presidente Meloni ha citato la saga di Guareschi, c’è un episodio in cui a un certo punto Peppone dice ‘io non mi fido nemmeno di me stesso, e Don Camillo gli domanda: ma tu ti fidi di me? Peppone gli risponde ‘Non lo so’. Ecco era un modo per dire: mi fido di te però comunque voglio verificare. E sarà quello che faremo noi con il governo”.
“Il presidente Meloni – ha aggiunto Decaro – ci ha chiamati coraggiosi. Per il coraggio di tanti sindaci che affrontano la criminalità a testa alta, che hanno perso la vita nel loro lavoro, per Emanuele Crestini – ex sindaco di Rocca di Papa, in provincia di Roma – che ha perso la vita per aiutare i suoi cittadini, queste persone, questi sindaci coraggiosi”.
E a proposito di coraggio, Decaro ha dedicato un passaggio del suo intervento conclusivo anche all’Ucraina.
“Aiuteremo i sindaci ucraini con le nostre risorse a ricostruire le loro città in maniera concreta, non con degli annunci. Lo faremo come sanno fare i sindaci italiani”.
Infine, un ringraziamento al presidente della Repubblica che con le “sue parole verso gli amministratori locali, è sempre stato e continuerà ad essere un nostro punto di riferimento”.
“Noi sindaci siamo testimoni privilegiati dei cambiamenti che avvengono sotto i nostri occhi, tra la gente. Ma la società cambia anche senza le indicazioni che arrivano dalla politica. Attraverso flussi, che a volte sono sotterranei. Flussi che generano anche nuove domande, nuove esigenze, nuovi diritti”.
“Nelle nostre città – ha proseguito il sindaco di Bari – cambia il modo di muoversi, di divertirsi, la consapevolezza dei propri diritti. Per questo, “ci vogliono nuove occasioni e nuovi spazi. Questo è il mestiere che fanno i sindaci. Cambiare le cose in meglio e per tutti. Essere portatori degli interessi generali del Paese. E anche quando nei momenti in cui saremo stanchi e arrabbiati sappiamo che abbiamo la fortuna di condividere con i concittadini sogni e gioie”.
Tutta la cronaca e i video della XXXIX assemblea Anci di Bergamo: dagli interventi della giornata inaugurale alla voce degli amministratori, del governo fino al contributo delle aziende.