Donazioni, in FVG 300 mila dicono sì

Valentina Voi

Dieci anni fa il numero di cittadini che nei Comuni del Friuli Venezia Giulia avevano dato il consenso alla donazione di organi si poteva contare sulle dita di una mano. Nel 2023 sono stati oltre 61 mila, cui si sommano le dichiarazioni di volontà depositate nelle aziende sanitarie e il numero delle iscrizioni all’Aido. Piccoli ma grandi gesti che, sommati, portano a oltre 300 mila il numero di persone che in Friuli Venezia Giulia hanno espresso il loro consenso alla donazione di organi. Quelli che hanno, al contrario, dichiarato la loro opposizione sono meno della metà, 113 mila. Ma hanno comunque espresso una scelta informata.

lo studio

Una possibilità, quella di esprimere il proprio consenso o il diniego, che viene data anche al momento del rinnovo della carta di identità. A misurare l’impegno profuso dai Comuni italiani nella gestione della registrazione delle volontà sulla donazione di organi e tessuti è il cosiddetto “indice del dono”, un indicatore messo a punto dal Centro nazionale trapianti dell’Istituto superiore di sanità e che tiene conto di diversi parametri relativi a dichiarazioni e consenso: i municipi della nostra regione hanno guadagnato, per il 2024, il quinto posto in Italia con un valore complessivo di 65,20 centesimi, di pochissimo inferiore a quello del Veneto (65,28). La media nazionale è di 60,69 punti. In Fvg la percentuale di Sì è del 72,7 per cento, il 27,3 per cento si è espresso per il No. Il 37,5 per cento dei cittadini ha invece scelto di astenersi.

comune per comune

Confrontando i risultati dei singoli Comuni, spiccano i punteggi di tre municipi goriziani: sul podio ci sono Capriva del Friuli (prima in regione con 79,21 punti), Farra d’Isonzo e San Pier d’Isonzo. Seguono i Comuni udinesi di Campolongo Tapogliano, Malborghetto Valbruna, Santa Maria La Longa, Sauris e Forni Avoltri. Il primo Comune triestino in classifica, al dodicesimo posto, è Sgonico. Il primo pordenonese, al diciottesimo posto pari merito con Aiello del Friuli, è Polcenigo. Anche per quanto riguarda i capoluoghi di provincia la classifica è guidata da Gorizia (69,29 punti) seguita da Pordenone, Trieste e Udine. Guardando solo il dato dei consensi alla donazione, i Comuni dove il Sì supera il 90 per cento sono Lusevera, Ovaro e Faedis. Si tratta, tuttavia, di territori dove l’astensione supera il 50 per cento.

il numero di trapianti

Come si traduce, nel concreto, tutta questa disponibilità a donare? In un trapianto ogni 10 mila abitanti. Questo il rapporto tra gli interventi registrati lo scorso anno e il numero di cittadini del Friuli Venezia Giulia. «Abbiamo effettuato un totale di 116 trapianti di organi solidi in regione – spiega Roberto Peressutti, direttore del Centro regionale trapianti – e possiamo dire che sono risultati fuori scala: è una quota alta, significa che percentualmente noi offriamo una possibilità molti più alta ai pazienti che si iscrivono in lista d’attesa a Udine rispetto ad altri centri». Nel dettaglio, nel 2023 sono stati effettuati 64 trapianti di rene, 29 di fegato e 23 di cuore (in alcuni casi con la possibilità di trapianti multiorgano). In 10 casi, il trapianto di rene è stato fatto da vivente: un gesto d’amore assoluto, spesso effettuato da un familiare.

Nel 2024

Dal 1985 a oggi Udine (dove è stato registrato il secondo trapianto di cuore in Italia) ha tagliato il traguardo dei 2.800 trapianti. Nei primi mesi dell’anno sono stati effettuati 8 trapianti di cuore, 17 di fegato e 21 di rene, di cui 3 da vivente. Quasi uno al mese.

le dichiarazioni

Un dono, quello, degli organi, che da un lato è portatore di vita e dall’altro è quasi sempre un passaggio di grande dolore per le famiglie che si trovano a prendere una decisione così delicata. Quasi 420 mila cittadini, però, hanno deciso di fornire una dichiarazione di volontà che chiarisca il loro pensiero, con la libertà di cambiare idea nel corso del tempo. La dichiarazione di volontà può essere registrata presso l’Asl, in Comune (al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità) o aderendo all’Associazione italiana donatori di organi (Aido, che opera insieme a Ado, Acti, Atf e Aned anche se la dichiarazione non trasla direttamente nel Sistema informativo trapianti). I consensi, sommando quelli depositati nelle Asl, registrati presso i Comuni o all’Aido, sono oltre 302 mila, un quarto dei residenti in Friuli Venezia Giulia.

«scelta consapevole»

«La legge italiana è molto tutelante ma la scelta deve essere libera e consapevole – continua Peressutti –. Ci sono diversi fattori che influenzano la disponibilità ad esempio il fatto che ci sia stato in un Comune un evento particolare che ha scatenato la volontà dei cittadini di depositare. Ma l’importante è decidere il modo consapevole, sapendo che viene tenuta in considerazione l’ultima dichiarazione di volontà depositata. Con la carta d’identità elettronica presto potrà essere fatto in autonomia dal sito. Ma prima è importante che ci siano dei momenti informativi nei Comuni». —

Fonte Il Messaggero Veneto