Eventi climatici e crisi: arriva la scuola di alta formazione per gestire l’emergenza

Cristian Rigo
 
Il Friuli Venezia Giulia si candida a essere la regione della resilienza. Ad annunciarlo è l’assessore alla Protezione civile, Riccardo Riccardi che ieri insieme al rettore dell’ateneo friulano Roberto Pinton, ha presentato la Scuola di alta formazione sulla resilienza, un percorso formativo d’eccellenza pensato per valorizzare l’esperienza maturata nella gestione delle emergenze.
 
La storia
 
«Oggi candidiamo il Friuli Venezia Giulia a essere la regione della resilienza capace di fare della propria storia virtuosa un patrimonio di competenze e formazione che può proseguire e trovare continuità nel futuro» ha sottolineato Riccardi, aggiungendo che «le istituzioni di questa Regione hanno sempre gestito con efficacia, qualità e capacità le tante diverse esperienze critiche, dal terremoto, alle emergenze climatiche come il Vaia, alla pandemia, alle più recenti crisi derivate dalla guerra in Ucraina».
 
Il contesto
 
Il cambiamento climatico, la pandemia, le crisi economiche, finanziarie ed energetiche, e le guerre in atto hanno avuto un impatto significativo sulla società che si è trovata a dover fronteggiare inedite problematiche gestionali. «Per affrontare tali sfide – ha illustrato il responsabile della Cattedra Unesco Stefano Grimaz – e puntare a uno sviluppo sostenibile è fondamentale accrescere la resilienza, così da fronteggiare in modo proattivo, i cambiamenti, senza subirli, anche quando sono drastici. Del pari per superare le crisi sono necessarie competenze specialistiche, interdisciplinari e trasversali, in grado di trasformare idee e progetti in azioni concrete».
 
La risposta
 
Ecco allora che l’Università di Udine, in risposta a questa sfida, ha ideato la Scuola di alta formazione sulla resilienza, per contribuire a formare i nuovi profili di competenza necessari. L’idea di fondo è offrire non solo le più aggiornate conoscenze, ma capitalizzare esperienze, sviluppare le conoscenze e metterle a sistema.
 
Il resilience officer
 
Il profilo è stato individuato nella figura del Resilience officer. La regione possiede già un sistema di protezione civile d’avanguardia a livello nazionale (ieri alla presentazione nella sede di Palmanova era presente il direttore Amedeo Aristei), coerente con i più recenti modelli promossi della Nazioni Unite. Il sistema di gestione delle emergenze opera avvalendosi di un Comitato regionale per le emergenze (Corem), che riunisce i rappresentanti delle realtà coinvolte (forze dell’ordine, istituzioni). E sono proprio i componenti del Corem a rivestire, per l’ateneo, un ruolo fondamentale nella definizione di una risposta resiliente, non solo in chiave reattiva, ma anche preventiva e proattiva alle potenziali crisi ed emergenze. Ecco perché la prima edizione del corso sarà dedicata al Corem dove, ha precisato Pinton, agiranno i Resilience officer per, «favorire il coordinamento sistemico, garantire una lettura dinamica e integrata dei rischi, attivare risorse territoriali e promuovere soluzioni adattive calibrate sulle specificità dei contesti locali». —
Il Messaggero Veneto