Felcaro a metà del mandato «La Comunità del Collio dà supporto a dieci Comuni Go!2025 grande occasione»

L’intervista
Marco Silvestri 

Il presidente della Comunità del Collio e sindaco di Cormons Roberto Felcaro illustra aspettative e progetti per l’anno appena iniziato con le sfide future che attendono le comunità locali e il territorio.
La Comunità del Collio è diventata operativa nel 2024. Con quali risultati fino ad oggi? E nel 2025 quali saranno gli obiettivi?
«Dietro alla Comunità c’è stato un gran lavoro da parte di tutti i sindaci dei 10 Comuni che ne fanno parte, degli uffici e di tutte le strutture comunali. L’operatività di questo ente oggi riguarda le funzioni della Polizia Locale, del Suap e dei Tributi: funzioni, queste ultime, che nel tempo andremo a potenziare. Nel 2025 l’obiettivo è quello di implementare l’ente con ulteriori funzioni che sono quelle del personale e della transizione digitale».
Il ritorno della futura Provincia di Gorizia cosa determinerà per la Comunità del Collio? E come valuta la possibilità che nel nuovo ente possa entrare a fare parte anche Aquileia ?
«Non cambierà niente per la Comunità del Collio perché è nata con l’intento di mettere in condivisione funzioni che sono prettamente comunali. La Comunità raccoglie oggi un bacino di circa 20 mila abitanti ed è la terza realtà amministrativa in questo senso dopo Gorizia e Monfalcone. Le future Province invece si interesseranno di svolgere funzioni di area vasta e sovracomunale. Quanto al possibile allargamento della Provincia di Gorizia non vedo con sfavore questo percorso che dovrà però trovare giocoforza un punto di equilibrio tra le necessità dei territori interessati. Credo che parallelamente a questa possibilità la futura Provincia dovrà saper dare risposte concrete e porsi come punto di interlocuzione per aiutare i nostri territori a essere ancora più protagonisti nel futuro».
Il 2024 per Cormons è stato l’anno della riqualificazione della piazza Libertà. Nel 2025 quali saranno gli obiettivi nel settore delle opere pubbliche?
«Nel 2024 la riqualificazione di piazza libertà è stato certamente un intervento importante e molto sentito dalla comunità; parimenti importante è stato l’abbattimento dell’ecomostro, come ormai la prossima conclusione dei lavori del nuovo Centro di Valorizzazione del Collio. Quest’anno invece la programmazione prevede l’inizio dei lavori del primo stralcio della palazzina comando all’ex Amadio e la riqualificazione della salita del monte Quarin dove verrà predisposto un nuovo sistema di regimentazione delle acque. A questo si aggiungono poi i diversi interventi programmati su strade e marciapiedi».
La demolizione del sovrappasso ferroviario e la riqualificazione del cavalcaferrovia sono due nodi in via di risoluzione definitiva. Quali le tempistiche? E dopo l’eliminazione definitiva dell’ecomostro come sarà reso più decoroso l’ingresso della città lungo via Vino della Pace?
«Per quanto riguarda il cavalcaferrovia abbiamo sottoscritto una convenzione per la completa riqualificazione del manufatto: accordo in cui Rfi e Regione si impegnano a sostenere le spese di progettazione e di compimento dell’opera. Per di più, abbiamo anche definito la causa con Rfi. Ciò significa che il processo si è estinto e nulla dovrà essere corrisposto reciprocamente dalle parti. A seguito invece della definitiva pulizia degli spazi una volta occupati dall’ecomostro, stiamo ragionando sull’ipotesi di creare una zona che possa diventare il biglietto da visita e punto di ingresso della nostra città».
Il 2025 è anche l’anno di Go!2025. Come vivrà Cormons questo evento e quali iniziative si intende realizzare nell’ambito di questo importante avvenimento?
«Cormons si sta preparando a questo evento non da oggi ma da almeno due anni. Questo è il motivo per cui si è cercato di concentrare tutte le opere pubbliche del centro nel 2024. Per quanto riguarda le iniziative incentrate sul tema Capitale europea della cultura, ci sarà il Festival delle lingue minori, tema quest’ultimo incentrato sul carattere transfrontaliero. Ritornerà l’Estate cormonese con musica ed eventi nel periodo estivo, ci sarà una Festa dell’uva anch’essa in parte incentrata su Go!2025, avremo il Festival giornalistico de “Il Mondo Fuori”, ci saranno eventi sportivi di livello. Il tutto naturalmente oltre alle nostre feste tradizionali che di anno in anno si rinnovano».
Cormons si sta avviando a diventare un centro sanitario di riferimento per il territorio grazie alle progettualità della Casa della comunità e dell’Ospedale di comunità. Quando saranno operativi questi servizi e che ripercussioni avranno sull’attività della Casa di riposo?
«L’investimento di Asugi è notevole e riguarda un nuovo sviluppo del nostro ex polo sanitario con l’ospedale e la casa di comunità. I fondi recuperati per parte di questi interventi provengono dal Pnrr, perciò per Asugi ci sono delle tempistiche specifiche da rispettare che al momento vedono il 2026 quale termine per il completamento dei lavori. Questi interventi permetteranno non solo di preservare gli spazi dedicati alla nostra casa di riposo ma anzi di aumentarli con la messa a disposizione di un piano ulteriore in favore della nostra struttura comunale garantendole la possibilità di aumentare il numero dei posti letto».
In queste settimane si sta parlando molto a livello nazionale e regionale della possibilità di un terzo mandato amministrativo per i presidenti di Regione e sindaci. Lei è a metà del suo secondo mandato. Nel 2027 si ricandiderà?
«Il mandato scadrà nel 2027, quindi c’è tutto il tempo per fare le valutazioni del caso. L’importante, secondo me, è che venga data continuità all’azione amministrativa intrapresa in questi anni». —
 
Fonte Il Piccolo