Firmata l'ordinanza
Edo Calligaris / romans
Il sindaco di Romans d’Isonzo Michele Calligaris ha firmato ieri l’ordinanza che consente agli abitanti di Versa di rientrare nelle proprie case. Non per tutti avverrà nell’immediato, però, visti i danni provocati lunedì dall’esondazione dello Judrio. Moltissime abitazioni sono ancora senza luce, gas e riscaldamento.
«È un passo avanti importante a pochi giorni dall’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il territorio», lo ha definito ieri l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi nell’incontro tenuto nel primo pomeriggio nel Municipio del paese assieme al sindaco Michele Calligaris, al vicesindaco Matteo Gargaloni, ai vertici della Protezione civile Fvg Mauro Cozzutto e Amedeo Aristei, mentre i vigili del fuoco erano rappresentati dall’ispettore del comando provinciale di Gorizia Stefano Fernetti.
Se resta attivo il presidio di accoglienza al palasport, gestito ora dalla Croce rossa con il supporto delle associazioni locali, è stata ripristinata l’illuminazione pubblica «con un primo test positivo che infonde speranza», sono state le parole del sindaco. Eseguite pure le prove di tenuta della linea a bassa tensione utilizzata nelle abitazioni, mentre lo stesso percorso si sta attuando per la fornitura del gas con la sostituzione di tutti i contatori e la prova di funzionalità affidata agli utenti.
L’obiettivo è quello di ripristinare il servizio entro qualche giorno, come spiegato ieri. «Con tutte le cautele che il caso comporta – ha aggiunto Calligaris – si potrà rientrare progressivamente nelle case». Il Comune è nel frattempo anche al lavoro per estendere in orario notturno le operazioni di asporto dei rifiuti accatastati lungo le strade, perché possano concludersi nell’arco di due giorni. Si tratta anche di rimuovere le automobili distrutte, oltre un centinaio.
Il sindaco ieri si è poi rivolto ai tanti che vorrebbero essere utili, ringraziandoli per la disponibilità, ma ha rivolto anche un appello a non intralciare le operazioni con soccorsi non autorizzati. L’accesso con mezzi ai luoghi alluvionati è consentito esclusivamente ai soccorritori e ai residenti per motivi di sicurezza e per non sovraccaricare la viabilità urbana già compromessa dalla situazione di emergenza. Riccardi ha invece ringraziato coloro che collaborando hanno dato la possibilità al Comune di percorrere la strada che porta alla normalità, indicando i sindaci di Romans e Cormons, pure profondamente ferita dall’ondata di maltempo, come dei «presidi di responsabilità», ai quali ha aggiunto il prefetto di Gorizia per aver seguito costantemente l’evolversi della situazione.
«Prossimo passo per quanto riguarda Versa e anche Brazzano – ha dichiarato l’assessore regionale – sarà quello di capire cosa si potrà fare a urgenza conclusa. Si provvederà immediatamente a formalizzare la richiesta dello stato di calamità naturale. Un requisito essenziale per poter ricevere dallo Stato ulteriori risorse rispetto a quanto, come Regione, stanzieremo nella prossima legge di Bilancio, ma anche per poter destinare una parte degli aiut i al ristoro dei danni al patrimonio privato». La Regione si confronterà anche su questo tema oggi con il capo dipartimento nazionale della Protezione civile Fabio Ciciliano, che atterrerà a Ronchi alle 9.30 per visitare la zona di Cormòns alle 9.45 per poi raggiungere Versa alle 10.40.
Intanto sono partite diverse raccolte di fondi per aiutare nell’immediato chi è stato colpito. Il Comune di Romans ha deciso di attivarne una istituzionale, dopo che negli ultimi giorni in paese erano girate false comunicazioni di raccolte fondi per sostenere le popolazioni alluvionate di Versa.
L’Iban IT51R0887764620000000711174 intestato a “Emergenza alluvionale Versa novembre” con causale “Emergenza alluvionale Versa novembre 2025. Erogazione liberale”.
Per donazioni dall’estero Bic: ICRAITRROD0.
Il Comune, provvederà a pubblicare sul proprio sito, in uno spazio apposito, la rendicontazione delle somme introitate e il loro utilizzo.
Nella giornata di ieri le forze dell’ordine hanno da parte loro raccomandato alla popolazione di diffidare di persone che, presentandosi alle abitazione, chiedono denaro, specificando che «nessun ente pubblico promuove raccolte fondi facendo richieste tramite il “porta a porta”». In caso di situazioni sospette, i cittadini contattino subito il numero unico di emergenza 112.
Intanto nella notte tra mercoledì e ieri è stata chiusa la raccolta avviata sulla piattaforma GoFundMe dagli amici del giovane morto a Brazzano, Quirin Kuhnert, per aiutare la sua compagna Jessica. In 24 ore sono stati raccolti oltre 60 mila euro grazie alla generosità di più di 1.700 persone di diversi Paesi. A sostegno della popolazione della località colpita dalla tragedia viene invece attivato, da Comune di Cormons e Protezione civile, un servizio di supporto psicologico. L’associazione Psicologi per i popoli, in cui operano professionisti esperti nella gestione emotiva di emergenze e catastrofi naturali, fornirà ascolto e strumenti per affrontare shock e disagio. Il primo incontro martedì alle 18 al ricreatorio di Cormons. —
Fonte Il Messaggero Veneto
