“Tra le tante sfide che le amministrazioni pubbliche sono chiamate ad affrontare, c’è anche la concretizzazione del programma pedagogico ‘zerosei’, quale sistema integrato di educazione e istruzione. Il Friuli Venezia Giulia è molto impegnato con l’Ufficio scolastico regionale, i Comuni e la Direzione centrale regionale in questo obiettivo; la Regione in particolare è pronta a raccogliere ogni intervento normativo che ci sarà suggerito dopo questa importante consultazione”.
Queste le parole dell’assessore regionale all’Istruzione e formazione, Alessia Rosolen, intervenuta oggi all’apertura dell’evento voluto dal ministero dell’Istruzione nell’ambito della campagna di consultazione pubblica sulle Linee pedagogiche per il sistema integrato ‘zerosei’.
Il documento si compone di una quarantina di pagine, redatte dalla Commissione nazionale ‘zerosei’ che rappresentano la cornice di riferimento pedagogico e il quadro istituzionale e organizzativo in cui si colloca il sistema educativo integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni, come previsto dal Decreto legislativo 65/2017. La campagna di diffusione e consultazione pubblica si chiuderà a luglio e raccoglierà i contributi del territorio a completamento del documento definitivo.
Obiettivo del piano nazionale è superare le diseguaglianze nel periodo della prima infanzia e consentire a tutti i bambini e le bambine di acquisire nella prima fase di vita quelle competenze considerate cruciali per lo sviluppo della persona. Obiettivi condivisi dall’assessore Rosolen, che ha ricordato come la Regione si sia già mossa concretamente in questa direzione.
“Abbiamo cercato di costruire una governance multilivello. La scuola e in particolare il sistema educativo 0-6 necessitano di attenzioni continue, investimenti economici e culturali, scelte politiche, amministrative e pedagogiche” ha detto l’assessore. “Venendo allo specifico ruolo della Regione – ha rimarcato Rosolen -, l’Amministrazione oggi acquista nuove responsabilità di promozione qualitativa per tutto il sistema integrato 0-6. Questa prospettiva richiede l’aggiornamento della relativa legislazione regionale. Nella Legge sulla famiglia è prevista la programmazione dell’offerta, il potenziamento del flusso dei dati del sistema integrato per un adeguamento della programmazione e pianificazione delle risorse, promozione dei poli educativi per l’infanzia ‘zerosei’ e dei coordinamenti pedagogici territoriali”.
Uno dei principali obiettivi richiamati da Rosolen, oltre a mettere in filiera le misure economiche regionali per il sistema 0-6 anni, è avviare interventi formativi del personale impiegato nei servizi, a partire dall’analisi del fabbisogno di posti per corsi in scienze dell’educazione.
“Dobbiamo puntare alla qualità dei servizi, un percorso avviato già due anni fa anche con l’accreditamento dei servizi per la prima infanzia, attuando le previsioni normative dopo dieci anni dall’entrata in vigore della norma”.
A dicembre 2019 la popolazione di bambini nella fascia di età 0-3 anni era di 23.595; le 279 strutture della regione hanno offerto una ricettività di 7.500 posti, che uniti ai 691 messi a disposizione della sezione primavera (complessivi 8.191) hanno garantito un’incidenza del 34,7 per cento sulla popolazione di riferimento. Sulla fascia 3-6 anni, tradizionalmente con una copertura ottima, in Friuli Venezia Giulia si registrano 14.220 alunni nelle scuole d’infanzia statali e 10.300 in quelle paritarie. Le scuole d’infanzia statali sono 98 di cui 8 con lingua di insegnamento slovena o bilingui e 173 quelle paritarie. Gli stanziamenti a favore delle famiglie per l’abbattimento delle rette ai nidi è più che raddoppiato passando da 7,5 milioni nell’anno 2017/2018 a 19,5 milioni per il 2021/2022. ARC/SSA/ma