Condividere le necessarie soluzioni organizzative per la ripresa delle scuole a settembre, avviare un percorso per rendere le classi più vivibili diminuendo il numero di alunni, prevedere deroghe per l’assunzione di personale e procedure semplificate per il nuovo Piano pluriennale per il sistema integrato di educazione e istruzione da 0 a 6 anni.
Sono questi alcuni dei temi su cui il Presidente di ANCI, Antonio Decaro, e il Presidente di UPI, Michele de Pascale, hanno scritto al ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi per chiedergli un incontro.
Sul primo punto Decaro e de Pascale evidenziano che “il rischio del contagio rimane ancora alto”, facendo presumere che, “anche per le attività didattiche in presenza del prossimo anno scolastico, si dovranno mantenere le attuali misure di distanziamento”. Per questo sollecitano “un rifinanziamento delle misure già previste per l’anno scolastico in corso, per l’affitto, il noleggio e l’acquisto di strutture modulari da destinare ad aule didattiche, che hanno contribuito fattivamente al reperimento di ulteriori spazi”.
Sul tema della composizione delle classi, i presidenti di Anci e Upi ritengono necessario “avviare un percorso per renderle più vivibili e ciò comporterà l’individuazione di maggiori spazi e risorse a ciò dedicate, già a partire da quelle previste nel Recovery fund, e una conseguente disponibilità di personale”.
A questo si lega anche la questione della carenza di personale in possesso del titolo di studio necessario, che interessa tutte le gestioni di scuola d’infanzia – sia paritarie che statali. Una situazione che, per Decaro e de Pascale, può essere affrontata “prorogando per il prossimo anno scolastico, la norma che consente ai Comuni, in via transitoria, di affidare incarichi annuali temporanei, attingendo alle graduatorie comunali degli educatori dei servizi educativi per l’infanzia”.
Infine, il nuovo piano pluriennale da 0 a 6 anni. Su questo la lettera ricorda che le due Associazioni hanno inviato modifiche puntuali alla bozza del documento, rispetto alle quali Anci e Upi auspicano la condivisione del Ministero.