La giunta sale a 9 assessori

Martina Milia

La prima parte dell’intesa c’è: gli assessori saliranno da otto a nove – si può fare senza modificare lo statuto – e sarà introdotta l’indennità per il presidente del consiglio. Non solo: tutti i componenti dell’esecutivo si dovranno dimettere per lasciare il posto in consiglio a nuovi ingressi. In questo modo, la giunta risponderà direttamente al sindaco, che avrà potere di fiducia e sfiducia. La seconda parte dell’accordo, però, dovrà attendere la giornata di oggi. Per il sindaco Alessandro Basso, che ieri si è dimesso dal consiglio regionale, una giornata di passione, prima della via Crucis che lo vedrà impegnato la sera in veste di primo cittadino.

La ripartizione

In base al nuovo equilibrio, la divisione pare essere questa: tre assessori per Fratelli d’Italia, due assessori a Pordenone cambia-Lista Ciriani, due alla lista Basso, Pordenone civica, uno alla Lega (con il vicesindaco) e uno a Forza Italia. L’accordo raggiunto a livello romano tra i partiti della coalizione del centrodestra (Fdi, Lega, Forza Italia), prima del voto, prevedeva che il partito che fosse arrivato secondo avrebbe ottenuto il vicesindaco. Un accordo però non condiviso con le civiche, che hanno manifestato una certa insofferenza. Pordenone cambia, in quanto seconda forza politica per numeri, avrebbe voluto quel ruolo per uno dei propri assessori.

fratelli d’Italia

Fratelli d’Italia ha già blindato Alberto Parigi (cultura) ed Elena Ceolin (sicurezza e commercio). Il terzo posto se lo giocheranno Francesco Ribetti e Walter De Bortoli. L’ex capogruppo, ieri in una nota, ha ringraziato per le 337 preferenze, e ha spiegato: «Non posso che essere a disposizione del sindaco e del partito con tutte le competenze, la professionalità e la personalità che mi contraddistinguono, per continuare a lavorare al meglio per il bene della nostra Pordenone» ha detto Ribetti. La delega al bilancio dovrebbe rimanere in capo al sindaco. Tre posti in giunta significano altri tre consiglieri, che saranno Ilaria Bertoia (fuori per un solo voto), Davide Cordenons e Paola De Giorgi.

lega

Il partito di Matteo Salvini ha, in base all’accordo e ai voti ottenuti, un posto e la carica di vicesindaco. In graduatoria c’è Mara Piccin e il sindaco ha più volte fatto capire di volere lei nel suo esecutivo e nel ruolo di vice. Ieri il partito ha provato a chiedere l’alternativa – due assessori, senza il vicesindaco –, ma già in serata il pressing sarebbe rientrato a favore della prima ipotesi. Alla Lega saranno affidati i lavori pubblici. Le dimissioni di Piccin, farebbero entrare in aula Alberto Santarossa.

lista ciriani

Pn cambia, che è la seconda forza politica, avrà la riconferma di Lidia Diomede e Mattia Tirelli, con le deleghe precedenti (urbanistica e mobilità lei, ambiente lui). In quanto seconda forza politica ha però chiesto anche la presidenza del consiglio, che però fa gola a Fdi e Lega. Chi la spunterà? Con le dimissioni di due assessori, entrerebbero in consiglio Erika Bagatin e Linda Pacani.

pordenone civica

La lista di Basso spunterà due assessori. Il primo sarà Pietro Tropeano – per lui si ipotizza una delega allo sport – e il secondo, se si rispetterà l’ordine di preferenze, Emilio Badanai Scalzotto. Ma i nomi e le deleghe li definirà il sindaco. Al posto dei due assessori, entreranno in consiglio, Giovanni Enrico Votrico e Nicola Battistella.

forza Italia

Tutto confermato per Forza Italia: Guglielmina Cucci sarà riconfermata alle politiche sociali. In consiglio entrerà Pierandrea Magaraci.

presidenza del consiglio

Al di là di chi la spunterà per la presidenza del consiglio, la carica sarà retribuita con una indennità e non più solo con il gettone di presenza. —

Fonte
Il Messaggero Veneto