Il progetto Lorenzo per la sicurezza sul lavoro

Cristian Rigo
 
Il nome di Lorenzo Parelli che in Friuli Venezia Giulia è diventato sinonimo di tragedia prima di trasformarsi in un simbolo della lotta per la sicurezza sul lavoro in tutta Italia, da ieri è conosciuto anche in Giappone. A Osaka in occasione dell’Expo è stato infatti presentato un progetto a lui dedicato.
 
«La battaglia che facciamo contro gli infortuni sul lavoro ci spinge a utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per rafforzare la sicurezza dei lavoratori», ha detto il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga durante la conferenza al padiglione Italia per la presentazione della piattaforma Virtual safety training sviluppata da Lef, l’azienda digitale fondata da Confindustria Adriatico e McKinsey & Company.
 
La giornata mondiale
L’iniziativa, lanciata nella Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro, rappresenta un passo importante nella formazione alla sicurezza grazie all’utilizzo delle tecnologie immersive. «Questo sistema permetterà di sperimentare situazioni di pericolo, ma senza esporsi al pericolo stesso», ha sottolineato Fedriga, evidenziando come la realtà virtuale consenta di affrontare scenari d’emergenza, come incendi, impossibili da simulare in presenza.
 
La memoria
Il presidente di Confindustria Alto Adriatico e Lef, Michelangelo Agrusti, collegato da Pordenone, ha proposto di denominare l’iniziativa Protocollo Lorenzo, in continuità con la Carta di Lorenzo, di cui Caa è stata tra i primi firmatari. «Dimostriamo così che non è stato un episodio casuale collocato nel tempo, è la dimostrazione che è tutto ancora nelle nostre menti», ha aggiunto Agrusti ringraziando anche l’assessore regionale Alessia Rosolen per il contributo fondamentale alla realizzazione del progetto. «La sicurezza sul lavoro è diventata per noi un impegno categorico fondamentale, a partire dalle scuole – ha aggiunto Agrusti – e il Vst dimostra il nostro pionierismo e indica un’idea da trasmettere ad altre regioni italiane e ad altri paesi del mondo».
 
La sinergia
L’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha definito l’iniziativa «un progetto giusto nel giorno giusto e nel luogo giusto», sottolineando come il Vst sia «uno strumento attuale per i nuovi lavoratori e per gli imprenditori. Lef e Regione Friuli Venezia Giulia, ancora una volta, si stanno dimostrando all’avanguardia su tematiche quanto mai attuali e quanto mai fondamentali», ha concluso l’assessore.
 
La tecnologia
Il direttore generale di Lef, Marco Olivotto, ha illustrato gli aspetti tecnici della piattaforma che abbina intelligenza artificiale e tecnologie 4.0. «La soluzione utilizza avatar animati creati con intelligenza artificiale generativa e realtà virtuale immersiva per ricreare qualsiasi ambiente industriale e simulare situazioni di rischio altrimenti impossibili da sperimentare», ha spiegato. «Bisogna imparare facendo, come diceva Confucio; in certi casi il fare è impossibile perché troppo rischioso – non si può dare fuoco a un impianto siderurgico per capire come viene gestita la via di fuga – ma si può replicare l’esperienza in ambiente virtuale, adattabile e senza barriere linguistiche», ha sottolineato Olivotto ringraziando la startup pordenonese Neiko nata in seno al polo tecnologico Alto Adriatico che quindici anni fa ha avviato lo sviluppo di queste tecnologie.
 
Come funziona
Il sistema, disponibile sia in modalità immersiva attraverso visori sia in versione browser web, permette di monitorare e registrare l’attività formativa garantendo al datore di lavoro la certezza che la formazione sia stata effettivamente svolta e verificando l’apprendimento. «Avere a disposizione dei dati che certificano che la formazione è stata svolta nella propria interezza e che ne verificano l’efficacia, è fondamentale perché all’interno di un impianto produttivo possa essere garantita la sicurezza dei lavoratori», ha spiegato al proposito Fedriga. Olivotto ha aggiunto che sono già stati realizzati oltre 20 ambienti virtuali per diverse tipologie di industrie e rischi, testati con più di 3 milastudenti che costituiscono una banca dati preziosa per migliorare la piattaforma.
 
I visitatori
All’Expo di Osaka aumentano considerevolmente gli accessi al Padiglione Italia, con una lunga fila di visitatori sin dal primo mattino e tempi di attesa fino a 120 minuti.
 
Le relazioni
«La presenza del Fvg a Expo è un’opportunità che stiamo sfruttando per farci conoscere dal grande pubblico attraverso gli spazi espositivi del Padiglione Italia, ma anche per intessere relazioni con altri Paesi: in una sola giornata la nostra delegazione è stata ospite degli Stati Uniti, di Israele, della Serbia, della Corea del Sud e di San Marino». Lo ha precisato Fedriga, dagli stand dell’esposizione che, fino al 3 maggio prossimo, vedrà la Regione protagonista nel contesto della settimana “Co-creating cultures for the future”, dedicata alla cultura. 
 
Fonte
Il Messaggero Veneto