Livello di formazione dei dipendenti pubblici: il Friuli Venezia Giulia è al terzo posto in Italia 

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«Il fatto che il Friuli Venezia Giulia sia risultata essere la terza Regione in Italia per formazione erogata ai dipendenti pubblici è un elemento di merito importante, soprattutto in considerazione delle sfide strategiche che l’Amministrazione regionale e gli enti locali hanno davanti, come ad esempio il Piano nazionale di ripresa e resilienza».

Questo il concetto espresso dall’assessore regionale alla Funzione pubblica, Pierpaolo Roberti a commento dei risultati emersi dall’analisi svolta dal Centro studi enti locali (Csel) che ha elaborato i dati relativi alla formazione dei dipendenti pubblici del comparto funzioni locali del 2020 rilasciati dal ministero dell’Economia e delle Finanze guidato da Daniele Franco.

Come ha spiegato l’esponente leghista della giunta regionale, quanto reso noto dal Csel a riguardo del Friuli Venezia Giulia è frutto di un lavoro costante, compiuto in collaborazione con l’Anci regionale e il suo Centro di competenza (ComPA) «riconosciuto e rafforzato dalla riforma del 2019 proprio con l’obiettivo di organizzare al meglio la formazione del personale del comparto».

Aver raggiunto questi standard formativi, come ha concluso l’assessore, «oltre a rappresentare un riconoscimento per la qualità del sistema integrato del Friuli Venezia Giulia è anche uno stimolo a fare sempre di più, affinché la Regione continui a essere la macchina amministrativa efficiente che è sempre stata nel corso della sua storia».

A proposito di ComPA, infine, il presidente dell’Anci del Friuli Venezia Giulia, Dorino Favot, ne ha evidenziato il ruolo nel corso del convegno di Palmanova organizzato dall’Associazione dei Sindaci emeriti del Friuli Venezia Giulia. «È qualcosa che mettiamo a disposizione – ha spiegato l’attuale sindaco di Prata di Pordenone – sia dei Comuni sia delle Comunità per riuscire a garantire formazione, aggiornamento e anche accompagnamento nei necessari progetti di gestione comune dei servizi e di aggregazione delle funzioni a favore dei cittadini».

Fonte: Il Messaggero Veneto