Morte del volontario di Protezione civile: testi in aula a settembre

Alessandro Cesare / Preone
 
Udienza lampo ieri per il sindaco di Preone, Andrea Martinis, e per il coordinatore del gruppo comunale di Protezione civile dello stesso comune carnico, Renato Valent. I due, accusati di omicidio colposo, sono ritenuti responsabili della morte del volontario di Protezione civile Giuseppe De Paoli, avvenuta il 29 luglio 2023, mentre stava monitorando il territorio dopo un’ondata di maltempo.
 
Davanti al giudice del tribunale di Udine, Daniele Faleschini Barnaba, il pubblico ministero Andrea Gondolo e le difese (gli avvocati Andrea Ghidini per Martinis, Alessandro Franco per Valent) hanno avuto conferma dell’acquisizione dei documenti depositati per il dibattimento con la definizione della lista testi. Il giudice ha aggiornato l’udienza al 25 settembre, quando saranno ascoltate le sei persone citate della pubblica accusa insieme a uno dei suoi consulenti di parte.
 
A dare manforte morale al sindaco Martinis, come già avvenuto in passato, nell’aula del tribunale ieri sono intervenuti diversi amministratori dei comuni di Carnia e Friuli Collinare con indosso la fascia tricolore: Osoppo, Ragogna, Forgaria, Socchieve, Prato Carnico, Sappada, Ravascletto, Arta Terme, Forni di Sotto, Lauco, Villa Santina, Ampezzo e Paularo. Tutti convinti che la figura del primo cittadino, nella sua veste di responsabile della Protezione civile sul territorio, non debba essere equiparato ai datori di lavoro. L’imputazione di Martinis e Valent, infatti, si base proprio sul fatto che nel loro ruolo avrebbero disatteso gli obblighi previsti dalla norma sui datori di lavoro.
 
Una vicenda che ha creato molto clamore nell’ambito della Protezione civile regionale, a tal punto che i gruppi di Carnia e Friuli Collinare, nonostante le rassicurazioni giunte dalla Regione Friuli Venezia Giulia, hanno deciso di sospendere l’attività in attesa di una legge ad hoc in grado di tutelare in maniera più definita sindaci e coordinatori rispetto alle conseguenze derivanti da possibili incidenti durante l’attività dei gruppi comunali di Protezione civile sul territorio comunale . —
Il Messaggero Veneto