di Mattia Pertoldi
C’è il cordoglio dell’intero centrodestra regionale, per la scomparsa di colui che per poco meno di 30 anni ha rappresentato il punto di riferimento di una parte consistente di coalizione, nelle parole di Massimiliano Fedriga e dei principali esponenti conservatori espresse nel giorno della morte di Silvio Berlusconi .
«Protagonista indiscusso della politica degli ultimi trent’anni – ha commentato il governatore –, a Silvio Berlusconi va anzitutto riconosciuto il grande merito di essersi generosamente messo in gioco in una stagione, quella italiana dei primi anni Novanta, segnata da laceranti conflitti interni e di aver saputo interpretare un ruolo di primissimo piano, tanto nelle vesti istituzionali quanto di leader di partito, nei successivi decenni. Con lui, scompare un pezzo della storia d’Italia. Il rispettoso omaggio dell’amministrazione regionale, cui si unisce il mio personale affettuoso ricordo, possa essere di conforto ai suoi congiunti e a tutte le persone – in primo luogo a Forza Italia, sua seconda famiglia – che gli sono state vicine».
Secondo il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin , invece «con la scomparsa di Berlusconi perdiamo un importante punto di riferimento politico e istituzionale, nonché una persona impegnata da sempre per la crescita e lo sviluppo dell’Italia. Anche nei momenti di maggiore difficoltà, Berlusconi ha saputo mettere in campo grandi energie e la sua scomparsa lascia un grande vuoto nel mondo della politica e delle istituzioni».
Ancora più deciso, nel giudizio, è stato Sergio Bini . «Berlusconi ha cambiato la politica e la storia del nostro Paese – ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive –. Nel suo straordinario percorso di vita è stato un imprenditore visionario, un grande uomo di sport e un leader carismatico e generoso che, con impegno costante, si è speso per la crescita e lo sviluppo dell’Italia. Fino all’ultimo ha combattuto con coraggio la malattia, senza far mai mancare il proprio contributo alla politica e al Paese, mosso da quell’instancabile amore per la libertà che ne ha sempre contraddistinto l’azione, fin dalla storica discesa in campo». E se per il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Walter Rizzetto «la sua figura è stata determinante per la storia e la politica del nostro Paese e ricorderemo il suo grande impegno in politica oltre che la sua grande passione e attività per il Milan», il compagno di partito Stefano Balloch sostiene che «la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile in Italia e in Europa: è grazie alla sua lungimiranza e alla sua forza se il centrodestra di Governo prese vita ormai 30 anni fa. Ha combattuto, in questi lunghi anni, battaglie di libertà e di democrazia per il nostro Paese».
«Orgogliosi, oggi più che mai, di fare parte di Forza Italia. Berlusconi ha scritto la storia del nostro Paese e ha saputo interpretare un ruolo strategico e fondamentale anche a livello internazionale. Perdiamo un leader unico, un uomo di formidabile carisma e capace di centrare risultati inimmaginabili a ogni livello, sia come imprenditore che come politico» hanno invece commentato i consiglieri regionali azzurri Andrea Cabibbo , Roberto Novelli e Michele Lobianco , mentre il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza è stato decisamente diretto. «Sono personalmente molto scosso e triste – ha spiegato il primo cittadino –. Il Paese, l’Europa, tutti noi abbiamo perso un amico, un grande leader politico e uno statista. Berlusconi rappresenta gli ideali di libertà e di democrazia che lo hanno determinato a mettersi al servizio dell’Italia, facendoci diventare un grande Paese e che rappresentano sia il più importante patrimonio che ci ha lasciato, sia il testimone che ci ha consegnato».
Il coordinatore regionale della Lega Marco Dreosto ha ricordato «con grande affetto e piacere il presidente Berlusconi quando ci insediammo assieme nel nuovo Parlamento europeo a Strasburgo nel 2019 e lui faceva il suo gran ritorno in una sede parlamentare. Nonostante la grande confusione, riuscimmo a scambiarci qualche parola e un incoraggiamento per me che, da neoeletto, mi stavo sedendo per la prima volta in un’aula così importante». Tra i ricordi personali c’è anche quello di Fabio Scoccimarro . «Ci ha lasciato – ha commentato l’assessore all’Ambiente – un imprenditore, sportivo, inventore del moderno concetto di centrodestra. Persona lungimirante, ma semplice e disponibile nel privato. Ebbi la fortuna di conoscerlo più di vent’anni fa, e l’ultima volta a San Siro con Nino Benvenuti nel 2016. Nei nostri incontri, non ha mai fatto pesare il suo status di uomo tra i più ricchi e potenti d’Italia. Mancherà alla nostra patria, al Parlamento, a noi tutti». —