L’ex sede della Regione in via San Francesco riapre con Insiel

Christian Seu

L’ultimo giro di chiave al pesante portone al civico 4 di via San Francesco risale a sedici anni fa. È da allora – era il 2008 – che i piani superiori del palazzo che per decenni è stato la sede di rappresentanza della Regione a Udine sono inutilizzati. Hanno resistito, al pianterreno dello stabile, le attività commerciali, prima fra tutte quell’osteria La Ciacarade che tra i suoi tavoli ha visto nascere e morire alleanze politiche, candidature e proposte amministrative. Se non ci saranno intoppi nei lavori da 3,9 milioni di euro consegnati ieri all’impresa Di Betta Giannino, nell’estate del 2025 in via San Francesco approderanno circa 150 dipendenti di Insiel, che lasceranno gli uffici di via del Cotonificio, dove la società informatica della Regione si era trasferita nel 2016.

Nel frattempo la pandemia ha cambiato anche l’approccio al lavoro dei dipendenti dell’azienda Ict della Regione, che con sempre maggior frequenza svolgono le proprie mansioni in smart working. E i lavori di ripristino del palazzo in centro a Udine non potranno che tenere conto di questa esigenza, come sottolineato anche dall’assessore regionale al Patrimonio e ai Servizi informativi, Sebastiano Callari: «La posizione centrale potrà contribuire ad aprire nuove collaborazioni e ad avvicinare Insiel ancora di più al mondo delle università, dei cittadini e delle imprese». Callari ieri ha effettuato un sopralluogo assieme all’amministratore unico di Insiel, Diego Antonini, all’amministratore della Di Betta Giannino, Paolo Dri, del direttore centrale delle Infrastrutture della Regione, Marco Padrini, e del direttore dei lavori, Ariel Camerini. «Non abbiamo trovato criticità statiche né fessurazioni particolari, così come in discreto stato di conservazione risulta la copertura», indica quest’ultimo, illustrando le attività propedeutiche all’avvio del cantiere che non impatterà sulla viabilità, considerato che anche per la sistemazione delle facciate non saranno utilizzate impalcature. Saranno completamente rifatti gli impianti e il tetto, mentre nei vani caldaia (che ospitano un vetusto impianto di riscaldamento a carbone), sarà realizzato un sistema di addolcimento delle acque. Il palazzo, progettato nel 1953 dall’architetto Pietro Zanini, si sviluppa su cinque livelli per una superficie complessiva di 1.300 metri quadrati e prima di diventare sede istituzionale della Regione ospitò gli uffici dell’Associazione degli industriali udinesi.

Dopo che sono andati a vuoto i tentativi di alienare lo stabile, l’amministrazione regionale ha deciso dunque di dargli una nuova destinazione d’uso. Gli spazi ricavati nell’operazione di recupero saranno modulabili e sono previsti spazi di condivisione per i dipendenti e sale riunioni, oltre a uno spazio smart che nelle intenzioni di Insiel fungerà da area di raccordo con la cittadinanza. Sarà recuperato anche il magnifico terrazzo all’ultimo piano, da cui si gode di una vista mozzafiato sulla città.

Fonte Il Messaggero Veneto