Donne premiate per aver lasciato un segno importante
Ventidue donne del Friuli Venezia Giulia sono state premiate nella sala consiliare della Regione dalla commissione Pari opportunità. Cinque le pordenonesi che si sono distinte per impegno e determinazione e che hanno ricevuto il premio “Iniziamo da noi. Storie di donne che lasciano il segno del Friuli Venezia Giulia”: Silvia Di Narda, presentata dal Comune di San Quirino, Daniela Dose, presentata dal Comune di Talmassons, Daniela Pavan, presentata dal Comune di Pordenone, Elena Beltrame, presentata dalla Casa internazionale delle donne di Trieste, e Alessandra Santin, presentata da Auser Caneva.
«Le nomine vengono da tutto il territorio regionale – ha dichiarato Dusi Marcolin, presidente della commissione Pari opportunità – e si tratta di donne che sono premiate per aver lasciato un’impronta importante nella costruzione di una cultura di parità e di rispetto». Il premio, istituito nel 2020, è alla sua quinta edizione.
Silvia Di Narda si è distinta per il suo impegno nel lavoro, sino a raggiungere posizioni apicali nell’Electrolux. Ha saputo coniugare il suo ruolo di madre con la carriera. Oggi è componente del consiglio regionale Federmanager. Alessandra Santin, curatrice d’arte, impegnata nel volontariato Auser, è ricercatrice e curatrice di pedagogia all’università di Padova. Elena Beltrame, mancata nel 2017, è stata una delle prime assistenti sociali di Pordenone. A lei si deve un grande impegno per la deistituzionalizzazione dei minori. Negli ultimi anni era presidente della Casa del popolo di Torre. Daniela Pavan, laureata in Medicina a Padova, dirige la cardiologia dell’ospedale di Pordenone. È figura di riferimento in Italia per la medicina di genere. Daniela Dose, docente, giornalista pubblicista, scrittrice, è da sempre impegnata nel sociale. Fa parte dell’associazione Teologhe italiane. Nel 2019 ha fondato il Gruppo interreligioso diocesano e nel 1999 il progetto Matilda mi racconti una storia? per la lettura di fiabe. —
Fonte
Il Messaggero Veneto
