Gli Acquisti Pubblici Verdi (GPP) e l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) del verde pubblico negli appalti: obblighi e opportunità per le stazioni appaltanti

Il tema della sostenibilità ambientale e sociale negli approvvigionamenti pubblici di beni, servizi e lavori viene considerato sempre più un fattore qualificante e di crescita economica nelle politiche europee e nazionali.

E’ in questa prospettiva che il Decreto 10 marzo 2020 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha adeguato i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde. L’inserimento dei CAM nei bandi di gara è obbligatorio, quindi l’inosservanza può comportare responsabilità amministrativa. Qualora l’inosservanza dell’obbligo sia causa di danneggiamento, come spesso accade, del patrimonio arboreo di pregio, ciò può comportare anche responsabilità patrimoniale. Da qui l’importanza ancora maggiore di promuovere nel settore pubblico e nel settore privato di riferimento la conoscenza dei nuovi CAM del verde pubblico e la formazione per l’adeguamento dei bandi di gara, per la valutazione del “piano di gestione e manutenzione” e per l’attività di verifica in corso di esecuzione.

Nel 2019 Legambiente ha sottoscritto con ANAC un protocollo d’intesa “per promuovere iniziative di studio e di formazione volte a rafforzare e sostenere la cultura della legalità con particolare riferimento agli obblighi di adozione dei CAM nelle gare d’appalto” realizzando iniziative idonee nei confronti delle stazioni appaltanti e delle imprese interessate dagli obblighi previsti in materia. In questo ambito Legambiente opera a livello nazionale attraverso l’Osservatorio Appalti Verdi, che pubblica ogni anno un Rapporto che fotografa il grado di applicazione dei CAM negli appalti delle pubbliche amministrazioni.

Il grado di applicazione dei CAM negli enti locali, sebbene in crescita, è ancora insufficiente rispetto agli obiettivi della strategia nazionale (e regionale) per lo sviluppo sostenibile, con particolare riguardo all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla salvaguardia dei servizi ecosistemici.

L’evento formativo in programma giovedì 27 maggio dalle ore 9,00 nasce nell’ambito dell’attività di Legambiente Friuli Venezia Giulia per favorire l’acquisizione di strumenti di gestione del verde pubblico (censimento aree verdi e alberi, regolamento del verde, piani comunali del verde) omogenei a livello regionale, tali da consentire il monitoraggio dello stato di “salute del territorio” e da poter definire obiettivi coordinati regionali e locali di tutela, valorizzazione e incremento del verde urbano.

L’iniziativa di formazione, patrocinata da ANCI FVG e dall’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali del FVG, è rivolta agli amministratori pubblici, ai funzionari e addetti del verde pubblico, ai professionisti del settore ed alle imprese che operano nel verde pubblico.
In allegato locandina con il programma completo del webinar.

File allegati: Invito 27 maggio 2021

L’iscrizione è gratuita, da effettuare entro il 26 maggio, a questo link: www.tinyurl.com/webinarcam.

Relatori

Monica Cairoli, dottore forestale, è presidente dell’Ordine dei Dottori agronomi e Forestali del FVG, esperta e appassionata di verde urbano ha tenuto corsi e svolto interventi sui CAM e sul ruolo del verde e dell’arredo nella rigenerazione urbana, come risorsa economica (anche per il turismo) e come risorsa sociale.

Paolo Fabbri, presidente e socio fondatore di Punto 3 srl, è uno dei maggiori esperti italiani di acquisti pubblici sostenibili (GPP), ideatore del progetto di formazione gratuita 400 ore GPP e membro di alcuni gruppi di lavoro del Ministero dell’Ambiente per la definizione dei Criteri Ambientali Minimi – CAM.
Eleonora Mariano, agronoma e giornalista pubblicista. Si laurea in Sviluppo Rurale Sostenibile con tesi su GPP e su consumo di suolo, è vincitrice del Premio Ravà di ABI, CoNAF e FIDAF; si specializza in Sviluppo Sostenibile presso l’Ecole nationale supérieure agronomique (Montpellier); svolge servizio civile presso Legambiente Umbria e, parallelamente, collabora con il PEFC Italia presso cui oggi è responsabile dell’Ufficio Progetti e Comunicazione e coordinatrice, fra gli altri, del GdL di gestione sostenibile del Verde Urbano.

Marco Mancini, laureato in scienze ambientali e con un dottorato in ecologia forestale, in forze all’ufficio scientifico nazionale di Legambiente dal 2011, si occupa di economia circolare, sostenibilità, gas refrigeranti, cartografia tematica e delle principali campagne di monitoraggio scientifico che l’associazione organizza. Dal 2017 è parte attiva nelle attività dell’Osservatorio Appalti Verdi costruito da Legambiente insieme alla Fondazione Ecosistemi.

Per informazioni:

Legambiente Friuli Venezia Giulia APS

Via Brigata Re 29 – 33100 – Udine
www.legambientefvg.it

T. +39 391 135 0319