Fotovoltaici sui tetti pubblici, attesi 45 impianti in Carnia

Tanja Ariis / TOLMEZZO
 
La Comunità energetica rinnovabile (Cer) delle Valli della Carnia punta a realizzare (con fondi Pnrr per i quali prepara istanza) nel primo anno 45 impianti fotovoltaici su tetti pubblici. Sono già stati mappati 20 siti pubblici (specie scuole, impianti sportivi, ambulatori, centri socio-culturali, municipi), da oggi ne analizza altri 25. E si prepara a incontri pubblici nelle vallate a fronte dell’interesse di tanti privati.
 
La Cer carnica è costituita da 19 soci fondatori pubblici: 17 Comuni (i 16 Comuni carnici di Ampezzo, Arta Terme, Comeglians, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sotto, Lauco, Ovaro, Paularo, Prato Carnico, Preone, Raveo, Rigolato, Sauris, Socchieve, Villa Santina e uno del Pordenonese, Tramonti di Sopra), Consorzio Bim Tagliamento e Comunità di montagna della Carnia. La fondazione di partecipazione era stata creata a marzo, a fine maggio la Regione ne ha approvato con decreto lo statuto. Il 10 luglio l’assemblea dei soci fondatori ha eletto il presidente della Fondazione, Michele Benedetti, il Consiglio di indirizzo (presidente Michele Bendetti e membri Stefano Adami, Fabrizio Lupieri, Fulvio Sluga e Coriglio Zanier) e il cda (presidente Fabio D’Andrea, membri Nicola Cimenti, Alessandro Colle, Igor Gortan e Giacomo Urban).
 
«A fine luglio – illustra Benedetti – inizieremo a fare gli incontri pubblici nelle valli per aprire come soci partecipanti anche a privati (possono entrare tutti, residenti e non, purché con siti sul territorio delle cabine primarie) e aziende. Sono interessati a entrare altri Comuni, come Tolmezzo e altri 2-3 del Pordenonese. E pure alcuni piccoli industriali di Villa Santina e Tolmezzo. Tanti albergatori chiedono di aderire come soci pure realizzando impianti, cioè come produttori e consumatori. Abbiamo già incaricato la società Sinloc (che ci cura le pratiche) su 20 impianti fotovoltaici su tetti pubblici, ora ne aggiungiamo altri 25, per un totale di 45 e una spesa di 2,5 milioni di euro. Stiamo analizzando anche qualche piccolo impianto idroelettrico su acquedotto. Stiamo lavorando per aderire al bando statale (fondi Pnrr) che scade il 31 novembre. Sui primi 20 impianti abbiamo già fatto tutti i progetti, gli studi di fattibilità». Sono in 15 comuni scuole, magazzini, strutture sportive, ambulatori, centri socio-culturali, municipi.
 
«Da domani – aggiunge Benedetti – Sinloc comincia a lavorare sugli altri 25, sempre tetti pubblici che vogliamo far rientrare nella stessa domanda di contributo». «Dobbiamo correre – osserva Benedetti – perché, se finanziati, i lavori agli impianti vanno ultimati entro il 30 giugno.
 
Siamo la prima Cer nell’area montana friulana e come fondazione e vastità di territorio in area montana siamo i primi nel Triveneto.
 
Nel 2026 parteciperemo al bando regionale e anche a bandi europei».
 
«La Cer è un risultato molto importante per la Carnia – commenta il presidente del cda, D’Andrea – va anche nelle direttrici della Regione. Il futuro è lì. Bisogna cambiare ottica e dare priorità alla tutela ambientale. È una grossa opportunità». —
Il Messaggero Veneto