Ronchi dei Legionari: il bilancio del Sindaco Benvenuto, eletto a giugno 2022

L’INTERVISTA
 
Luca Perrino / RONCHI
 
Tre anni da sindaco. Mauro Benvenuto, eletto il 12 giugno del 2022, traccia un bilancio di questo «intenso» periodo vissuto con la fascia tricolore da primo cittadino di Ronchi dei Legionari. Pensando anzitutto «al domani, alle cose da fare», prima ancora che alla prossima scadenza elettorale. «Con umiltà e con la consapevolezza – assicura – del ruolo che ci è stato affidato dai ronchesi».
 
Come lo reputa questo periodo, lungo ormai tre anni?
«È stato un periodo intenso, fatto di ascolto, progettazione e azione concreta. Abbiamo affrontato sfide importanti, cercando sempre di mettere al centro le persone, i loro bisogni e il futuro della nostra città».
Siete intervenuti in diversi settori.
 
Quali i più delicati?
«Sono davvero molti gli ambiti in cui siamo intervenuti. Penso a scuole, strade, verde pubblico, impianti sportivi, servizi sociali, digitalizzazione e cultura. E oggi quelli che abbiamo di fronte sono davvero segni visibili di un lavoro costante, volto per l’appunto a rendere Ronchi dei Legionari una città più moderna, vivibile e accogliente per tutti».
 
Quale approccio avete intrapreso con l’obiettivo di incrementare le casse comunali?
«Un elemento che ritengo fondamentale nell’ambito di questo percorso è rappresentato dalla capacità, da parte dell’amministrazione, di intercettare una serie di finanziamenti pubblici. E non pochi. Un risultato che ci ha permesso di realizzare interventi significativi, senza pesare sulle famiglie. Tra i fondi regionali, statali ed europei che abbiamo portato nelle nostre casse, vale citare gli oltre sei milioni di euro destinati a opere strategiche come la nuova scuola media Leonardo Da Vinci, il palasport Armando Filiput, l’impianto fotovoltaico al servizio del centro città, ma anche le piste ciclabili, i marciapiedi, la manutenzione delle strade e il decollo del Parco internazionale della memoria. A questi si sommano gli oltre 10 milioni di euro assegnati ad altri enti, come Ater, Ausir, Irisacqua e Fvg Strade, per importanti interventi riguardanti il nostro territorio».
Non solo farina del vostro sacco, ma anche il risultato di un’azione corale.
«Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno quotidiano di tante persone. Penso agli uffici comunali, alle associazioni del territorio e ai rappresentanti delle istituzioni coinvolte. Ma soprattutto grazie ai cittadini, che non hanno mai smesso di farci sentire il loro supporto, anche attraverso le loro critiche costruttive, le loro idee. Siamo orgogliosi del lavoro fatto, ma siamo anche consapevoli che c’è ancora molto da fare. Tante sono le sfide che ci attendono, tanti sono i progetti in corso così come quelli ancora da avviare. Tutto questo vuole essere un invito a continuare insieme, con la stessa determinazione, al fine di costruire una Ronchi dei Legionari sempre più viva, solidale e vicina a tutti».
 
Capitolo Pater, un annoso problema. A che punto siamo su questo fronte? I volumi edificabili sono davvero troppo alti?
«Abbiamo raggiunto una convenzione storica con l’Ater. Ora, attraverso il finanziamento già concesso, è tutto avviato, tra nuovi alloggi e abbattimento di alcune casette, secondo quanto previsti dal piano».
 
A che punto siamo invece per quanto riguarda i passaggi a livello?
«Verranno effettuati degli incontri con i portatori di interesse al fine di avere una fotografia aggiornata. Certo l’apertura dei due nuovi passaggi pedonali in prossimità delle stazioni sono sicuramente un obiettivo raggiunto, che si attendeva da anni».
 
Nel 2027 si tornerà alle urne. Quali prospettive?
«Non faccio campagna elettorale. Penso al bene della città e alle cose da fare. Penso alla progettualità e alla concretizzazione di quei progetti che devono essere portati a termine. Per alcuni si sta aspettando da tanto, troppo tempo. Alle prossime elezioni, beh, ci penseremo a tempo debito». —
Fonte
Il Piccolo